Derek Chauvin, l’ex agente di Minneapolis che ha ucciso l’afroamericano George Floyd, è stato condannato a 22 anni e mezzo di carcere. Una sentenza che soddisfa la famiglia della vittima, che esprimendosi sulla possibile condanna aveva chiesto il massimo della pena specificando: “Una sentenza sotto i 12-15 anni sarebbe deludente”. A riferire la sentenza è stato il giudice Peter Cahill, che ha allegato alla sua decisione anche un memorandum di 22 pagine attraverso cui ha spiegato le motivazioni che hanno spinto a condannare Derek Chauvin, sottolineando che “La mia decisione non è basata sulle emozioni, e non vuole veicolare alcun messaggio”.
Terrence Flody, il fratello maggiore di George, ha dichiarato “Immagina se lo avessi fatto io a tuo fratello o a tuo figlio. Come reagiresti? Possiamo combattere, ma non possiamo farlo con l’odio nel cuore”, mentre Philonise Floyd, altro fratello del deceduto, ha chiesto al giudice di assicurarsi che l’ex poliziotto non esca dal carcere prima di aver scontato tutta la sua pena: “Chauvin non ha avuto nessun riguardo per la vita di George”.
GEORGE FLOYD, DEREK CHAUVIN CONDANNATO A 22 ANNI: “E’ STATO TORTURATO”
Secondo l’accusa l’afroamericano sarebbe stato “torturato. Non è stato uno sparo momentaneo – le parole del procuratore, Matthew Frank – un pugno in faccia. Sono stati nove minuti di crudeltà verso un uomo che era impotente e stava solo implorando per la sua vita”, chiedendo 30 anni di galera.
Commuoventi le parole di Gianna Floyd, la figlioletta di sette anni di George: “Mi manchi, ti amo. Voglio giocare con lui, divertirmi, fare un viaggio in aereo. Avevamo l’abitudine di cenare ogni sera prima di andare a letto. Mio padre mi aiutava sempre a lavarmi i denti”. Infine le parole del presidente Joe Biden che ha parlato di sentenza appropriata: “Non sono a conoscenza di tutte le circostanze che sono state considerate, ma il verdetto sembra appropriato”.