Germania, guerra al complottismo: una nuova iniziativa contro le teorie della cospirazione
Il 28 febbraio, il nuovo centro di consulenza nazionale “Beratungskompass Verschwörungsdenken” apre ufficialmente le sue porte, offrendo supporto a chiunque voglia orientarsi contro le teorie del complotto che minano la coesione sociale. Come riporta il Bundesministerium des Innern und für Heimat questo progetto nasce per combattere il fenomeno del pensiero complottista. Il centro, intitolato “Beratungskompass Verschwörungsdenken” (Bussola per l’orientamento contro il pensiero complottista), è stato istituito per offrire consulenza e supporto a chiunque desideri comprendere e affrontare le teorie del complotto che si diffondono sempre più, alimentando la disinformazione e creando divisioni nella società.
Nancy Faeser, ministro federale dell’Interno, ha messo in evidenza l’urgenza di affrontare il fenomeno delle teorie del complotto: “Queste teorie si intrecciano con menzogne e disinformazione, spesso creano con l’obiettivo di dividere la società e minare la fiducia nella scienza, nei media liberi e nelle istituzioni democratiche”. Un avvertimento che assume particolare rilevanza in tempi di crisi, quando le incertezze della popolazione vengono sfruttate per diffondere ideologie estremiste e, nei casi più gravi, incitare alla violenza.
Germania, guerra al complottismo: un fenomeno in crescita
Il nuovo centro si propone come uno strumento di supporto per chi si sente sopraffatto dal dilagare della disinformazione. Il fenomeno ha assunto proporzioni sempre più ampie, con episodi evidenti durante la pandemia di Covid-19 e, più recentemente, nel contesto della guerra russa in Ucraina. “Le narrazioni cospirative non sono semplici teorie alternative”, ha spiegato Faeser, “ma possono plasmare ideologie pericolose e condurre a una radicalizzazione che va ben oltre le reti estremiste organizzate”.
Germania, guerra al complottismo: dalle famiglie i primi segnali
Un aspetto critico, sottolineano gli esperti, è il ruolo della sfera privata: spesso sono i familiari, gli amici o i colleghi di lavoro i primi a notare quando una persona inizia ad abbracciare convinzioni cospirative. Tuttavia, aprire un dialogo costruttivo risulta spesso difficile, poiché chi crede in queste narrazioni tende a respingere ogni confronto razionale. Il centro di consulenza offrirà strumenti pratici e supporto psicologico per affrontare queste situazioni, cercando di ristabilire un dialogo possibile.
L’iniziativa rappresenta un passo importante nella lotta alla disinformazione e alle sue conseguenze. In un’epoca in cui le fake news viaggiano alla velocità della luce, avere un punto di riferimento qualificato può fare di certo la differenza.