Dopo aver sostenuto le attività di Mediterranea e invitato i suoi fan a fare lo stesso, Ghali ha deciso di scendere in campo e di fare un passo concreto. Ha trascorso il weekend con l’equipaggio della Ong che si occupa del salvataggio dei migranti in mare. Il rapper milanese, di origini tunisine, aveva annunciato lo scorso luglio di essersi comprato una barca, svelando poi che si trattava di un’imbarcazione di salvataggio destinata a Mediterranea e che è stata battezzata “Bayna“, che vuol dire “vederci chiaro”, come una delle canzoni del suo album “Sensazione Ultra“. Ghali poi aveva lanciato attraverso i suoi canali social una campagna di crowdfunding per l’acquisto di altre barche.
A distanza di qualche mese, il rapper ha condiviso con i follower un aggiornamento importante riguardo il suo impegno solidale. «Oggi sono felice perché l’imbarcazione del progetto Bayna è finalmente operativa, ho fatto esercitazione di salvataggio con i ragazzi e ho avuto modo di conoscerli per la prima volta», ha scritto su Instagram, pubblicando le foto della sua esperienza con lo staff di Mediterranea e un video in cui è ripreso mentre autografa l’imbarcazione tra gli applausi generali. «Mi sono sentito in famiglia e la mia intenzione è quella di fare ancora di più nei prossimi tempi», ha aggiunto Ghali.
GHALI “AVREBBERO FATTO DI TUTTO PER SALVARMI”
Ghali, che sui social è seguito da 2,5 milioni di persone, ha condiviso anche una riflessione importante legata alla sua storia personale. «La stessa gratitudine che provo quando ringrazio mia madre per avermi partorito in Italia, l’ho provata questo weekend a bordo verso l’equipaggio di Mediterranea. Fossi nato in Tunisia, lo ammetto, avrei fatto di tutto per fuggire da lì», ha raccontato il rapper. Ha voluto anche ricordare «le ragioni per le quali si decide di lasciare il proprio Paese, di migrare verso un futuro migliore e le cause che ci portano a questo», visto che spesso vengono dimenticate. Comunque, l’impegno di Ghali al fianco dell’Ong Mediterranea andrà avanti: «Anche perché sono certo che queste persone, in un mondo parallelo, avrebbero fatto di tutto per salvarmi e so che in questo mondo lo fanno tutti i giorni con chi è meno fortunato di me, senza discutere». Infine, ha ringraziato chi ha partecipato alla raccolta fondi, anche solo facendo informazione, invitando tutti a seguire i profili della Ong per restare aggiornati.
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