L’Indonesia ha deciso di spostare la capitale, Giacarta, a circa 2.000 chilometri di distanza dalla posizione attuale, in quanto la stessa città sta affondando a causa del sovrappopolamento. E così che, come scrive l’edizione online de Il Giorno, il parlamento locale ha dato il via libera al trasferimento in una remota località situata sull’isola del Borneo che si chiamerà Nusantara. L’idea è stata proposta, due anni or sono, dal presidente indonesiano Joko Widodo, per fronteggiare l’innalzamento del livello del mare, nonché la grave pressione abitativa sull’isola di Giava. Del resto Giacarta, che si trova già per il 40 per cento sotto il livello marino, affonda con una media di circa 7.5 centimetri all’anno, una depressione importante soprattutto se si pensa al lungo periodo.
Lo spostamento sarebbe dovuto iniziare a fine 2020, ma a causa della pandemia di covid il tutto è stato posticipato, anche perchè l’Indonesia è il Paese più colpito del sud est asiatico dal virus, con più di 4.2 milioni di casi e circa 144mila morti. Ma ora il progetto è entrato nel vivo, e fino al 2024 beneficerà di fondi dedicati alla ripresa economica dopo la pandemia, una sorta di Pnrr indonesiano.
GIACARTA AFFONDA, INDONESIA SPOSTA LA CAPITALE: NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE ACCADE
Secondo gli esperti oltre un terzo della città di Giacarta dovrebbe affondare entro il 2050, di conseguenza bisognerà agire il prima possibile, evitando il disastro. Per quanto riguarda invece la nuova capitale, Nusantara, sorgerà in una zona di 56.180 ettari nella provincia del Kalimantan orientale, nella parte indonesiana del Borneo, condivisa con Brunei e Malesia.
Il progetto punta sulla creazione di una città intelligente, smart, quindi che strizza l’occhio alla tecnologie, ma anche rispettosa dell’ambiente. L’Indonesia non è comunque il primo Paese a spostare la propria capitale per via della sovrappopolazione: la Malesia nel 2003 ha spostato il centro da Kuala Lumpur a Putrajaya, mentre la Birmania ha trasferito la capitale a Naypyidaw da Rangoon nel 2006.