Giacomo, figlio Stefano Bettarini: il ragazzo è famoso sui social network."Mio padre è fatto in una certa maniera e come dice mia mamma a livello sentimentale non è facile stargli vicino"
Giacomo, figlio Stefano Bettarini: la popolarità grazie ai social
Giacomo Bettarini è conosciuto come Jack Betta sui social, dove è piuttosto popolare. Il secondogenito di Simona Ventura ha infatti 46 mila followers su Instagram, dove condivide alcuni momenti della sua vita da giovane rampollo, senza dimenticare scatti in posa. Si definisce attore e boxeur, quest’ultimo a livello agonistico. Giacomo infatti ha iniziato a praticare boxe a 12 anni, “in un momento della mia crescita in cui mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Ero un ragazzo un po’ diverso, nel senso che a tutti piaceva la moda che si stava evolvendo in quel periodo […] tutti facevano i grulli in giro, tutti andavano a giocare a calcio, a me non piaceva, non ero bravo e non mi sentivo molto sicuro di me stesso”, ha detto a Metropolitan Magazine. Poi tutto o è cambiato quando una persona di sua conoscenza gli ha fatto conoscere il pugilato. All’inizio forse ha affrontato lo sport con leggerezza, poi ne ha compreso le molteplici sfaccettature, concludendo che la boxe sia una vera e propria disciplina, oltre che una ragione di vita: “Mi ha veramente aiutato, ma soprattutto mi ha cambiato molto sia caratterialmente che fisicamente”. Oggi, giovedì 16 gennaio 2020, Stefano Bettarini sarà ospite di Rivelo, il programma di Real Time in onda in prima serata. Il padre di Giacomo dirà qualcosa anche su di lui? Forse non emerge spesso nelle dichiarazioni di entrambi i genitori, ma il ragazzo occupa di sicuro un posto d’onore nella famiglia dell’ex calciatore, così come i fratelli. Ha anche una chiara visione del padre, soprattutto in merito alla passata esperienza a Temptation Island Vip: “Mio padre è fatto in una certa maniera e come dice mia mamma a livello sentimentale non è facile stargli vicino, è il classico esempio di quello che noi chiamiamo ‘uomo’, si fa le idee chiare di suo, quindi direi che mia mamma più che avergli dato consigli, l’ha fatto ragionare”.