A Storie Italiane è ospite Gianbruno Cecchin, ex seminarista vittima di presunte violenze sessuali da parte di due sacerdoti educatori. Questo il suo racconto: “Io ero nel seminario di Treviso, avevo 19 anni e mezzo, quindi facevo il primo anno di Teologia. Lì ho conosciuto questi due sacerdoti che piano piano si sono avvicinati a me in maniera del tutto anomale. Poi durante una celebrazione uno dei due mi ha fatto un gesto molto particolare che io non avevo capito. Lui a cena mi ha chiesto se avessi compreso la natura di quel gesto. Lui mi ha detto di andare nel suo studio, in realtà era la sua camera, ed è successo quello che non doveva succedere“. Gianbruno Cecchin ha poi svelato: “Se mi fossi rifiutato? Io continuo tuttora a ricevere minacce di morte perché uno dei due è parroco a tre km da dove vivevo“.
GIANBRUNO CECCHIN: “IL VESCOVO DI TREVISO MI HA DELUSO”
Ma perché, chiede Eleonora Daniele a Gianbruno Cecchin, ha deciso di non denunciare? L’ex seminarista ha risposto: “La sofferenza, l’incapacità di reagire a quello che ho successo, è stata così forte che mi ha impedito di parlarne. L’ho rivelata a mia mamma solo qualche anno fa e poi l’ho detto al mio compagno, che è un medico, e mi ha aiutato. Perché mi minaccia di morte questa persona? Perché sa benissimo la verità e non pensava mai che io avrei potuto scrivere al vescovo di Treviso, invece ho trovato il coraggio e l’ho fatto. L’esposto verrà depositato domani alla Procura della Repubblica di Padova, comprese le minacce di morte“. Uno dei due sacerdoti chiamati in causa da Gianbruno è don Livio Buso, parroco di San Martino di Lupari, che nelle scorse ora ha dichiarato: “Penso che molti di voi abbiate letto o sentito in questi due giorni le pesanti accuse nei confronti miei e di un altro sacerdote. Vi assicuro, in coscienza, di fronte a Dio, che quanto dichiarato è privo di fondamento. Pur in un indescrivibile dolore, nel profondo del cuore sono sereno”. Cecchin ha detto: “Il vescovo non mi ha risposto subito, mi ha deluso. Quando gli ho detto che sarei passato ai fatti mi ha chiamato dopo 10 minuti. Secondo me la prima lettera era stata insabbiata, sono certo di questo“.