Giancarlo Miotto, noto petroliere italiano, è accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di due colf. Le dipendenti, come riportato dal Corriere del Veneto, lo hanno denunciato (una filippina di 36 anni e una cingalese di 41) ai Carabinieri, fornendo agli agenti i dettagli scabrosi su quanto avveniva nelle signorili stanze dell’abitazione in cui l’ottantenne vive insieme alla giovane moglie e alla loro bambina.
“Fin dal mese di giugno aveva l’abitudine di girare per casa vestito con il solo accappatoio in maniera molto disinvolta, incurante della presenza del personale domestico”, ha raccontato una delle due colf, che era stata assunta nel 2020. Le prime vere e proprie molestie fisiche si sarebbero verificate un mese dopo. “In quell’occasione, il signor Miotto ha deciso di provarsi tutti i pantaloni del suo guardaroba per farli sistemare e ha chiesto a me di farlo, presentandosi senza mutande”. È in quel momento che le avrebbe fatto delle avance oscene. “Io, impaurita, mi sono rifiutata e me ne sono andata senza rientrare al lavoro per due giorni”. Poi, convinta da una collega, è tornata.
Giancarlo Miotto, accuse di abusi sessuali da colf: almeno una decina di episodi
Gli episodi di abusi sessuali ai danni della colf da parte di Giancarlo Miotto, però, si sarebbero ripetuti anche nei mesi successivi. Almeno in dieci occasioni. “A partire dai primi di ottobre ha iniziato a chiamarmi nella sua camera personale e, quando entravo, chiudeva la porta a chiave e mi prendeva e tirava verso di lui per baciarmi, toccarmi e per avere un rapporto. Il signor Miotto mi bloccava e usava molta forza per trattenermi. Il tutto durava 15-20 minuti”, ha raccontato come riportato dal Corriere del Veneto. A volte nella casa c’erano anche la moglie e la bambina, anche se in altre stanze.
A gennaio 2021 alla fine la donna ha deciso di denunciare. A corredo, dai Carabinieri, ha portato anche delle prove: i messaggi con avance sessuali inviati dal petroliere e le videochiamate in cui compariva nudo. L’uomo, di fronte agli inquirenti, non ha negato di avere avuto rapporti sessuali con le due colf, ma sostiene che fossero consenzienti. Nonostante ciò, dovrà difendersi in tribunale dall’accusa di violenza sessuale aggravata.