“Gianluca Vialli non sta benissimo”/ Roberto Mancini: “Ha problemi di salute ma…”

- Silvana Palazzo

Gianluca Vialli, come sta? Ancora ricoverato a Londra per tumore al pancreas, parla Roberto Mancini: "Ha problemi di salute, si sa, ma spero di rivederlo presto…"

italia mancini vialli europeo2020 lapresse1280 640x300 L'abbraccio tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli (LaPresse)

Natale in ospedale per Gianluca Vialli, sulle cui condizioni c’è però massimo riserbo. Quel che si sa è che è ricoverato nella clinica vicina a Stamford Bridge a causa del tumore al pancreas contro cui sta lottando. Accanto a lui ma moglie Cathryn White Cooper, le figlie Sofia e Olivia, oltre alla sorella Mila che è arrivata dall’Italia per far sentire il calore della famiglia. Le terapie continuano, anche se la situazione resta complicata e delicata. Lo si capisce anche dal fatto che gli vengono somministrati farmaci per sopportare il dolore. Dall’Italia parla di lui l’amico fraterno Roberto Mancini, che parte nell’intervista a Novella 2000 da quell’abbraccio dopo la vittoria degli Europei.

In quell’abbraccio c’è amore, amicizia tra di noi, tra noi e gli italiani. È stato veramente qualcosa di speciale“. Cresciuti insieme, sin da ragazzini, Gianluca Vialli Roberto Mancini sono rimasti legati dopo trent’anni. “Lui da tempo vive in Inghilterra, con la sua famiglia, con i suoi problemi di salute, si sa, ma non smettiamo mai di sentirci, di vederci. La nostra amicizia è una vera fratellanza“, aggiunge il ct della Nazionale.

ROBERTO MANCINI E LA FRATELLANZA CON GIANLUCA VIALLI

Gemelli del gol e gemelli di vita Roberto Mancini e Gianluca Vialli. “È vero. Al di là delle vittorie, la cosa straordinaria che c’è sempre stata tra noi è la nostra amicizia. È una storia che dura da 30 anni, che parla di rispetto l’uno per l’altro“. Neppure i soldi li hanno divisi. “Ripeto, noi siamo fratelli. Una fortuna aver incrociato la mia vita con la sua. Abbiamo avuto le stesse esperienze, le stesse paure, le stesse emozioni. Per questo la nostra amicizia non conosce fine. Dire amicizia duratura è un termine riduttivo, io ci sono per lui, lui c’è per me. Con lui condivido il lavoro, condivido i momenti liberi, le cavolate che si fanno da giovani“, ribadisce a Novella 2000. Il ct della Nazionale sperava di vederlo a Natale: “Lui ora non sta benissimo, speriamo di vederci presto, di stare insieme. Lui è un uomo di spessore e che sa anche parlare, intelligente, in gamba. Buon Natale, amico mio, a te e alla tua famiglia“.





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