Gianluca Zambrotta è tra gli ospiti della ventottesima edizione del Concerto di Natale in Vaticano 2020 trasmesso la vigilia di Natale su Canale 5. Il tradizionale appuntamento del Natale torna con la conduzione di Federica Panicucci per regalare ai telespettatori una serata all’insegna della speranza e della magia con le più belle canzoni di Natale e la partecipazione di illustri artisti e ospiti. Tra i protagonisti c’è anche Zambrotta, il dirigente sportivo ed allenatore che in passato è stato terzino per la Juventus e il Milan. Intervistato da Il Corriere della Sera, l’ex calciatore ha commentato la scelta di Jiangsu Suning: “è stata una proposta di Fabio Capello.
Lui stava trattando per venire qui. Alla finale di Cardiff mi ha chiesto se ero disponibile per andare con lui, per aiutarlo nel suo staff . Io gli ho detto che per me era un onore lavorare con lui, ci conosciamo bene perché mi ha allenato due anni alla Juventus. Come allenatore è un vincente, un grande professionista, conoscitore di calcio assoluto. Con lui non si può che imparare. Cina? L’impressione è comunque, almeno dal punto di vista calcistico, di un paese che sta crescendo in maniera molto veloce. Hanno voglia di imparare e di svilupparsi, di diventare una delle nazioni più importanti a livello calcistico nei prossimi anni. E per questo investono tanto, nel loro paese e fuori”.
Gianluca Zambrotta: “ho pianto per le sconfitte. La prima volta con scudetto della Juventus”
Non solo, parlando della Juventus, Gianluca Zambrotta ha aggiunto: “la difesa è stata una delle difese meno battute, tranne chiaramente la finale, di questa Champions League e anche del campionato. Penso ci saranno solo da fare, secondo me, due, tre innesti importanti per cercare non solo di rivincere di nuovo in Italia, ma di tornare ad essere vincitori in Europa”. L’ex azzurro ha poi ricordato e raccontato i tanti pianti per alcune partite di calcio: “è capitato con le sconfitte. La prima volta mi è capitato al primo scudetto della Juventus perso nel ’99- ‘2000, ho versato lacrime per la partita di Perugia. Sicuramente quello è stato il mio primo pianto come giocatore”. Infine, Zambrotta parlando dei suoi colleghi non ha alcun dubbio nel dichiarare: “il giocatore più forte con cui ho giocato sicuramente Messi. Lo vedevo ogni giorno in allenamento. Poi in partita ciò che per un ottimo giocatore era la cosa più difficile per lui invece era la più facile. Sicuramente è stato lui. Il giocatore più forte che ho incontrato, giocando come terzino, Figo, che giocava a destra, o Roberto Carlos a sinistra”.