Gianni Cavina è morto/ Con Pupi Avati diciassette film e cinque serie tv

- Alessandro Nidi

Gianni Cavina è morto: l'attore, malato da tempo, aveva 81 anni. Lavorò per anni al fianco di Pupi Avati, grazie al quale ottenne il Nastro d'Argento nel 1997

gianni cavina 640x300 Gianni Cavina (screen YouTube)

È venuto a mancare oggi, 26 marzo 2022, un pezzo di cinema italiano. All’età di 81 anni, dopo una lunga malattia, si è spento l’attore Gianni Cavina, che nella sua lunga carriera ha recitato in tantissimi film, serie tv, prodotti Rai ma anche documentari. La sua carriera è legata inevitabilmente a Pupi Avati, regista con il quale ha girato ben diciassette film, compreso l’ultimo – non ancora uscito – ‘Dante’. Ha inoltre recitato in cinque serie tv del regista. Proprio Avati, nel giorno della sua scomparsa, lo ha ricordato raccontando come sapesse già da tempo della sua malattia: nonostante i tanti anni di sofferenza, l’attore era sempre positivo e speranzoso di guarire.

GIANNI CAVINA È MORTO: LE PAROLE DI PUPI AVATI

Gianni Cavina è morto nelle scorse ore e non sono mancati i numerosi messaggi di cordoglio indirizzati ai suoi familiari e giunti dal mondo del cinema e della televisione. “La Repubblica”, tuttavia, ha raccolto la testimonianza forse più significativa sull’attore, vale a dire quella di Pupi Avati: “Va via un pezzo molto importante della mia vita non solo professionale, ma soprattutto umana – ha dichiarato –. Purtroppo lo presagivo, stava male da tanto tempo, ma era sempre positivo sulla sua lunga malattia”.

Il regista che condusse Gianni Cavina alla conquista di un Nastro d’Argento ha aggiunto: “Quando ci sentivamo al telefono mentiva, perché non voleva che ci si preoccupasse per lui. Per il mio film su Dante era venuto con grande coraggio a Roma a girare, ma io sapendo che non stava per niente bene gli avevo così fatto interpretare un uomo allettato in modo che non si stancasse”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

GIANNI CAVINA È MORTO: L’ANNUNCIO DI ANTONIO AVATI

È morto Gianni Cavina, 81 anni, attore noto al pubblico cinematografico e televisivo per avere recitato in alcune pellicole e fiction Rai di successo, come “Atelier Fontana – Le sorelle della moda” e “Una grande famiglia”, in cui vestiva i panni dell’imprenditore Ernesto Rengoni, marito di Stefania Sandrelli. Come si apprende dalle informazioni attualmente disponibili, l’uomo era malato da tempo ed è spirato nella sua Bologna. Il decesso sarebbe avvenuto ieri, venerdì 25 marzo 2022 e a dare il triste annuncio è stato Antonio Avati, fratello di Pupi, produttore e sceneggiatore.

“Purtroppo la moglie di Gianni, all’alba di oggi, ci ha dato questa tristissima notizia. Gianni era già malato, ma aveva affrontato con grande forza anche le riprese di ‘Dante’, dove interpreta il notaio Pietro Giardino. Era un attore eclettico, capace di passare dalle parti più comiche ed esagerate, come quelle che interpretò nei nostri primi film, a ruoli molto sentiti e importanti, che ha portato nei nostri film ma anche in quelli di altri importanti registi, da Luigi Comencini a Marco Bellocchio”. L’auspicio di Avati è che da parte della Rai possa essere decisa la messa in onda de “Il signor Diavolo”, film del 2019, per omaggiarlo.

GIANNI CAVINA È MORTO: NEL 1997 VINSE IL NASTRO D’ARGENTO

Grazie a Pupi Avati, Gianni Cavina vinse nel 1997 un Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista per il film “Festival”. Leggendo la sua biografia, è impossibile non sottolineare che tra gli anni Settanta e Novanta, l’interprete felsineo partecipò a diversi prodotti televisivi, molti dei quali diretti da Pupi Avati, come “Jazz Band”, “Cinema!!!” e “Dancing Paradise”, e altre miniserie e film per la tv, tra cui “Il mulino del Po”, “Una lepre con la faccia di bambina”, “La vita leggendaria di Ernest Hemingway”, “Appuntamento a Trieste” e “L’ispettore Sarti”.

Il sodalizio con Pupi Avati proseguì anche col documentario “Accadde a Bologna” e col programma “Hamburger Serenade”. Gianni Cavina prese parte ad alcuni spot pubblicitari, come quelli per “4 Salti in Padella Findus”, tra il 2000 e il 2001 e ambientati nell’Olimpo.





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