Domenica In, Gianni Morandi confessa: “Superato un periodo molto brutto, per riprendermi c’è voluto tempo”
È stato ospite nella puntata di oggi di Domenica In, 26 gennaio 2025, Gianni Morandi e ha rilasciato una lunga intervista parlando della sua lunga carriera che dura da decenni e che ha attraversato le generazioni ed i suoi brani dagli esordi giovanissimo con In ginocchio da Te e Fatti mandare dalla mamma…fino alle hit dei giorni nostri. Eppure nella vita di Gianni Morandi c’è stato anche un periodo molto buio, quando sul finire degli anni ’60 ed i primi anni ’70 stava iniziando il suo declino ed ha iniziato ad essere pesantemente contestato.
Durante la chiacchierata con Mara Venier, Gianni Morandi sul periodo difficile e di pesante contestazione che ha subìto, ha rivelato: “C’è una data importante che mi ha fatto capire che qualcosa stava cambiando è successa al Vigorelli di Milano…In quell’occasione c’erano i Led Zeppellin arrivarono migliaia di giovani solo che prima dovevamo esibirci noi, non ti dico quando sono uscito io pomodori ecc quando mi annunciano c’era un boato pazzesco ma era all’incontrario dicevano vattene e li fu veramente uno choc per riprendermi c’è voluto del tempo.”
Gianni Morandi e la confessione sul periodo brutto subìto: “È stato drammatico”
Gianni Morandi ha spiegato così il momento buio attraversato: “Era gente che fischiava, che mi urlava vai via” E poi ha aggiunto: “Come lo gestita? Mi ritornava sempre in mente mio padre che me lo aveva detto ma non sapevo come reagire perché ero ancora giovane, avevo 26/27 anni prima una popolarità esagerata e poi un cambio drastico arrivano gli anni della contestazione, anni del terrorismo…Fischiavano il personaggio non me e fu un momento molto drammatico” Ad aggravare il tutto anche la morte improvvisa del papà Renato a soli 60, problemi economici dovuto alla difficoltà di avere nuovi contratti ed infine anche il divorzio con la moglie Laura Ephrikian. Come ha reagito? Rimettendosi in gioco ripartendo da zero e iniziando a studiare in Conservatorio, non era depresso ma a seriamente pensato di lasciare la carriera da cantante: “Ho pensato prendo il diploma al Conservatorio e divento docente.” La rinascita invece avviene nel 1980 con Mogol che gli ha scritto Canzoni Stonate.