Storie Italiane si sofferma sul caso della Gintoneria con l'intervista ad una escort che frequentava il locale di Davide Lacerenza
Oggi interrogatorio in merito alla vicenda della Gintoneria, saranno sentiti Stefania Nobile, Davide Lacerenza e il factotum di quest’ultimo e tutti si avvarranno della facoltà di non rispondere, ha raccontato Vito Francesco Paglia, inviato di Storie Italiane, con l’obiettivo di chiedere la scarcerazione dei domiciliari. Gli inquirenti vogliono capire chi portava le escort nella Gintoneria, chi le sfruttava e soprattuto che fine hanno fatto i soldi “Una indagine molto complessa – aggiunge Paglia – e alle 14:00 arriveranno qui i tre indagati”.
Altre domande riguardano la droga che girava nel locale, la quantità, e dove veniva comprata, ma come detto sopra, probabilmente queste domande non troveranno risposte dai tre indagati, almeno per il momento. Nella giornata di ieri una nuova perquisizione a casa di Davide Lacerenza, con le fiamme gialle che sono tornate nella casa del proprietario della Gintoneria, forse a cercare i famosi soldi.
GINTONERIA, IL RACCONTO DI UNA TESTIMONE
Una escort che frequentava la Gintoneria, racconta a Storie Italiane: “Io conosco bene Davide, per me le accuse sono false sia per quanto riguarda la droga che la prostituzione. Le intercettazioni dicono altre cose? Riferiscono di chiamate, senza obbligo, sono io che lo volevo, non mi ha mai chiesto soldi, mai nella vita. La gente è invidiosa, alla gente da fastidio. Questa droga non la vende ma la usa. Dubito che abbiano trovato quantità di droga da spacciare”.
E ancora: “C’erano tante ragazze che frequentavano il locale, alle ragazze piacciono i soldi facili, quindi è normale, è esistita sempre questa cosa”. E ancora: “Io andavo due volte alla settimana. C’erano tante persone che spendevano tanti soldi, ma questo non è un reato, io l’unica cosa che so è che Davide non spacciava droga e non sfruttava nessuno. Io ho visto tanti soldi passare dai tavoli, ho visto tante bottiglie e le ho bevute anche”.
GINTONERIA, LA PSICOLOGA PARSI: “UN MODELLO DA NON SEGUIRE”
In studio a Storie Italiane, la psicologa Maria Rita Parsi che prova ad analizzare la situazione dal suo punto di vista, spiegando: “Chi ha una quantità di denaro da poter spendere cash significa che fa nero, è in un giro sbagliato. Questo è un modello di intervento, è un esempio di come si può, facendolo passare per gioie e allegria, un lusso che in realtà è criminalità. Una situazione di questo genere ha alle spalle qualcosa che non va bene”.
E ancora: “La escort ha detto che le ragazze vanno lì per trovare una persona che ha i soldi, ti sembra un modello? E’ un modello di potere che non può passare come normalità, è un modello pericoloso come Gomorra”. Insomma, uno sballo e una bella vita che era tutt’altro che bella e soprattutto tutt’altro che un esempio da seguire. Vedremo quali saranno le risultanze delle indagini e soprattutto se ci sarà qualche responsabile accertato.