Chi è Giorgio Gori, marito di Cristina Parodi e sindaco di Bergamo? È il punto fermo nella vita della giornalista: il loro primo incontro a Mediaset, poi...
Trent’anni d’amore e tre figli per Cristina Parodi e il marito Giorgio Gori
Passano gli anni ma non l’amore che provano l’uno nei confronti dell’altra. Cristina Parodi e suo marito Giorgio Gori sono ancora molto affiatati, come si evince dalle foto che di tanto in tanto spuntano sui giornali di gossip. Tra baci, tenerezze e abbracci, la coppia si dimostra ancora molto affiatata. La presentatrice e il primo cittadino di Bergamo appaiono come una coppia davvero solida e affettuosa. La scorsa estate aveva fatto discutere l’intesa stellare che emergeva nelle foto pubblicate su Chi, quando Cristina Parodi e Giorgio Gori si divertivano in spiaggia, con una vivacissima complicità.
I due si sono sposati nell’ormai lontano 1995, si sono conosciuti a Mediaset, quando lei era il volto di punta del Tg5 e lui il direttore di rete. Dopo essersi sposati è nata la figlia Benedetta, seguita da Alessandro e Angelica negli anni successivi.
Cristina Parodi, intesa alle stelle con il marito Giorgio Gori: “Siamo due metà”
L’amore tra Cristina Parodi e Giorgio Gori ha saputo resistere a tutte le sfide che ogni coppia, con il passare del tempo, si trova ad affrontare. “Siamo due metà. Sono stati anni intensi e bellissimi, pieni di tutto quello che ci può essere dentro una storia d’amore”, aveva raccontato tempo la giornalista. Nel periodo del covid le difficoltà si sono moltiplicate, ma Cristina c’è sempre stata per suo marito e viceversa. “Sono stati mesi durissimi, ho visto Giorgio stremato e ho provato a essere la sua roccia. In quei giorni ci siamo consolati a vicenda”, il racconto della giornalista a proposito della pandemia e delle difficoltà incontrate dal marito, sindaco di Bergamo.
“Il fatto di essere insieme, vicini, ci dava molta forza, c’era il sostegno reciproco. Lui a fine giornata aveva bisogno di una spalla, di abbracci, di staccare un secondo. E io ho proprio cercato di essere il più possibile accogliente: Giorgio tornava a casa con un dolore enorme”.
