Giorgio Palù, intervista ai microfoni del Corriere della Sera: si torna a parlare delle origini del covid e della “poca trasparenza” dei cinesi
Il noto virologo e professore Giorgio Palù, numero uno dell’Aifa, l’agenzia italiano del farmaco, è tornato a parlare nelle scorse ore delle origini del covid. Intervistato dai microfoni del Corriere della Sera, l’esperto ha ribadito la sua tesi dell’incidente di laboratorio, sottolineando come però sia difficile arrivare alla verità in quanto i cinesi nasconderebbero i dati. “Non sappiamo se lo spill over sia stato naturale oppure si sia trattato di un incidente – le parole di Giorgio Palù al quotidiano di via Solferino – non lo sapremo finchè i cinesi non romperanno il silenzio. Non hanno voluto consegnare i registri di laboratorio nè dato risposte agli inviati dell’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità. Tanti interrogativi. Non si è trovato l’ospite animale intermedio che avrebbe fatto da ponte tra pipistrello e uomo. Questo virus non infetta più i chirotteri quindi qualcosa è accaduto”.
Giorgio Palù ha presentato il suo nuovo libro ‘All’origine, il virus che ci ha cambiato la vita’ dedicato proprio al covid: “Ho raccontato quello che è successo a giugno del 2014 quando il governo americano nominò una commissione per decidere se abolire le manipolazioni di virus respiratori. Si decise di sospendere gli esperimenti sui virus influenzali. La messa al bando sarebbe stata rimossa nel 2017. Dalla moratoria restarono però esclusi i coronavirus. Era necessario studiare la Mers (Meaddle East Respiratory Syndrome) comparsa nel 2012, ancora endemica in alcune aree dell’Arabia Saudita. Fu una collega del laboratorio di Wuhan a opporsi al bando”.
GIORGIO PALU’: “SERVE UN’ORGANIZZAZIONE UE CHE RISPONDA A QUESTE EMERGENZE”
Secondo Giorgio Palù, alla luce di quanto accaduto, è necessario dare vita ad: “un’organizzazione europea per rispondere a queste emergenze, come in Usa. Ora esiste, ma è un ufficio burocratico. Altre pandemie arriveranno. Abbiamo imparato che le calamità vanno gestite a livello centrale, non regionale, e che i virus respiratori vanno contrastati seguendo i malati a casa, non in ospedale. La medicina di famiglia va rifondata”.
Infine, per quanto riguarda l’attuale situazione covid, Giorgio Palù conclude: “Il virus circola sempre meno. Se continua così a maggio l’epidemia dovrebbe essersi estinta. Da noi in estate i virus respiratori vanno in vacanza. Gli italiani tra vaccinati e immunizzati per via naturale sono largamente protetti. Molti soggetti a rischio mancano all’appello. Il Sars-CoV-2 infetta dove trova spazio”.
