Giro d’Italia 2020/ Quando si correrà? Prende quota l’ipotesi ottobre

- Mauro Mantegazza

Giro d'Italia 2020, quando si correrà? Tramontata ogni speranza di riuscirci entro l'estate, prende quota l'ipotesi ottobre ma con tante incognite.

Nibali Giro dell'Emilia Diretta Giro dell'Emilia: Vincenzo Nibali sul San Luca (LaPresse)

L’annuncio da parte dell’UCI che ha sospeso fino al 1° giugno il calendario del ciclismo chiude definitivamente le porte a un Giro d’Italia 2020 in primavera. Questa naturalmente non è una sorpresa, ma la notizia va comunque segnalata, perché finora di ufficiale per quanto riguarda il Giro d’Italia c’era solo la cancellazione della Grande Partenza dall’Ungheria e uno slittamento di conseguenza della Corsa Rosa. Per adesso è impossibile dare una risposa precisa alla domanda: quando si correrà il Giro d’Italia 2020? Anzi, bisogna essere onesti e riconoscere che prima ancora del “quando” bisogna pensare al “se” si riuscirà quest’anno a disputare il Giro d’Italia. In una stagione stravolta dalla pandemia di Coronavirus, l’obiettivo dell’UCI è quello di salvare almeno i nove appuntamenti più importanti della stagione del ciclismo su strada: i tre grandi giri (Giro, Tour e Vuelta), le cinque Classiche monumento (Milano Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi Roubaix, Liegi Bastogne Liegi e Giro di Lombardia) e i Mondiali.

GIRO D’ITALIA 2020, QUANDO? IPOTESI OTTOBRE

Al momento sarebbero da ricollocare le prime quattro classiche e il Giro d’Italia, ma anche sul resto della stagione ci sono molti dubbi, ad esempio sulla possibilità di effettuare regolarmente il Tour de France dal 27 giugno al 19 luglio. Probabile dunque che tutto venga compattato verso la seconda metà dell’anno (sempre se si riuscirà a ripartire), con il Giro d’Italia che avrebbe una finestra disponibile ad ottobre, subito prima del Giro di Lombardia che slitterebbe a sua volta per conservare il tradizionale “ruolo” di ultimo grande evento dell’anno ciclistico. Certo, il Giro d’Italia a ottobre potrebbe avere problemi con il clima, ma è anche vero che tutto sommato è più facile che i leggendari passi alpini siano chiusi a maggio piuttosto che ad ottobre. Il fattore meteo sarà comunque da prendere in considerazione e costituisce al momento una delle tante (troppe) incognite alle quali al momento purtroppo non è ancora possibile rispondere per disegnare una possibile annata 2020 del grande ciclismo.





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