Il premier Conte e Rocco Casalino bocciati per la comunicazione sul coronavirus: questo il parere di Giuseppe De Rita, noto sociologo e presidente del Censis. L’87enne ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Tempo ed ha acceso i riflettori sulla concentrazione del potere nei poteri centrali, ovvero Governo, Protezione Civile e comitato tecnico-scientifico.
Nel corso delle scorse settimane non sono di certo mancate le polemiche per lo smodato uso di dpcm e di poca condivisione tra maggioranza e opposizione, secondo Giuseppe De Rita questa verticalizzazione dello Stato ha creato qualche problema: «Quello delle regioni che si sono sentite escluse; i problemi dei comuni, che si sono sentiti abbandonati su ogni versante. Il problema di tutti i poteri, anche dello Stato, anche degli Enti di ricerca, degli Istituti, dell’informazione, che hanno visto questa verticalizzazione – quasi una statalizzazione – nel fronteggiare l’emergenza».
GIUSEPPE DE RITA STRONCA CONTE-CASALINO
Giuseppe De Rita ha messo in risalto l’accentramento dei poteri nel Governo, nella Protezione Civile e nel comitato scientifico, mossa che ha spinto gli altri soggetti politici e non a dover innescare polemiche per avere un minimo di voce. Il numero uno del Censis ha poi evidenziato la differenza tra comunicare e informare: «Il Governo ha comunicato. L’informazione non c’è stata. E naturalmente i mezzi di informazione hanno essi stessi comunicato e non informato».
Giuseppe De Rita ha citato il dettaglio dei numeri del bollettino della Protezione Civile, una sfilza di dati non accompagnati da una interpretazione. Da questo punto di vista le autorità hanno fatto solo comunicazione e nessuna informazione: «Perché l’informazione è spiegare, è dare senso ai numeri. Se io dico 25 e non si sa bene cosa significhi 25, se un numero di pagine di un mio libro o qualche altra cosa…. Il vero problema, le ripeto, è che nel momento in cui lo Stato ha deciso di affidarsi nell’informazione alla Protezione Civile e all’Istituto Superiore di Sanità, noi abbiamo avuto una comunicazione senza informazione. Ed i giornali e i media – ha concluso Giuseppe De Rita – non hanno fatto informazione ma hanno trasmesso la comunicazione».