CDM APPROVA PREMIERATO, VIDEO CONFERENZA STAMPA/ Meloni “Madre di tutte le riforme, basta governi tecnici”

CdM Governo approva la Riforma costituzionale del Premierato, governance Piano Mattei e decreto attuativo sul concordato preventivo con il Fisco. Conferenza stampa Meloni in diretta video

La riforma costituzionale del premierato consente al governo Meloni di raggiungere due obiettivi: garantire “il diritto cittadini a decidere da chi farsi governare” e governi più stabili. “Negli ultimi 75 anni di storia Repubblicana abbiamo avuto 68 governi con una vita media di un anno e mezzo“, dichiara Giorgia Meloni in conferenza stampa, al termine del Cdm. Anche per questo la ritiene una riforma fondamentale e prioritaria. “Il ruolo del presidente della Repubblica è di assoluta garanzia e noi abbiamo deciso di non toccarne le competenze, salvo l’incarico al presidente del Consiglio” che viene eletto, ribadisce la presidente del Consiglio. A tal proposito, conferma che “c’è stata un’interlocuzione con il presidente della Repubblica e con gli uffici, come avviene sempre con provvedimenti importanti di questo tipo“. Inoltre, precisa che con l’elezione diretta del premier, questi “dovrà rispettare sempre il programma di governo per il quale è stato eletto“. Il presidente del Consiglio potrà essere “sostituito solo da un parlamentare: quindi fine dei governi tecnici. Non ci sarà più la possibilità di fare maggioranze arcobaleno“. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del Cdm illustrando la riforma costituzionale del premierato.

Giorgia Meloni precisa di essere favorevole alla soluzione simul simul, cioè il ritorno alle urne in caso di sfiducia, ma si è scelto di procedere con una soluzione che consente “in casi estremi di mantenere la possibilità di terminare la legislatura“. Non si oppone, dunque, all’alternativa nel caso in cui il Parlamento ci voglia ragionare. Per il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è “una riforma che va nella direzione della stabilità e governabilità. Un governo politico è forte perché rispetta il mandato degli elettori. È una questione di credibilità internazionale. Se passa la riforma i nostri interlocutori parleranno per cinque anni con gli stessi ministri italiani. Rafforzerà anche sui mercati la posizione del nostro Paese. Sono contento che non siano stati toccati i poteri del capo dello Stato che è sempre una garanzia“. In conferenza stampa anche la ministra per le Riforme costituzionali Elisabetta Casellati, che sta lavorando alla riforma della legge elettorale. “Serve una legge da adattare alla nuova forma di governo. Ci sarà un’ampia consultazione, come sempre. Ci sarà l’individuazione di una soglia, il 55 rimane un’ipotesi minima, potremmo anche superarla“. Inoltre, si pensa ad “un premio assegnato su base nazionale che assicuri al partito o alla coalizione dei partiti collegati al presidente del consiglio la maggioranza dei seggi parlamentari“.

Per quanto riguarda il Fisco, invece, Meloni annuncia che il decreto sulla disciplina dell’accertamento fiscale favorisce “la partecipazione del contribuente per un fisco più collaborativo con il contribuente senza abbassare la guardia sulla lotta all’evasione fiscale“. Per la premier, il concordato “è un segno di fiducia dello stato verso i contribuenti. Un accordo che si fa a monte con lo Stato. Noi interveniamo per contrastare l’evasione con strumenti informatiche digitali ovviamente tutelando la privacy“. Sul tema è intervenuto anche il viceministro dell’Economia Maurizio Leo: “Abbiamo razionalizzato e semplificato tutta l’attività di accertamento” e non si farà “nessuno sconto, nessun condono come qualcuno sostiene“. Ci tiene anche a precisare: “Non facciamo nessun favore agli evasori. Questo provvedimento è il quinto di attuazione della riforma fiscale varato da questo governo“. (agg. di Silvana Palazzo)



DAL PREMIERATO AL PIANO MATTEI: PARLA MELONI


Il progetto di riforma costituzionale con cui il governo Meloni vuole introdurre l’elezione diretta del presidente del Consiglio è stato approvato dal Cdm. Via libera anche al decreto sulla governance del Piano Mattei, mentre per far fronte al maltempo che ha colpito la Toscana e altre regioni è stato anche dichiarato lo stato di emergenza nazionale. “Abbiamo deciso di non toccare le competenze del presidente della Repubblica, salvo per quello che riguarda l’incarico che si dà a un premier eletto direttamente dai cittadini“, assicura la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa in merito al premierato. “In caso di dimissioni il presidente può essere sostituito (solo una volta) da un parlamentare della maggioranza (e questo mette fine ai governi tecnici e ai ribaltoni) e solo per realizzare il programma di governo del premier eletto“. Aboliti i senatori a vita, tranne gli ex presidenti della Repubblica. “Sono molto fiera di questa riforma e confido che ci sarà ampio consenso. Qualora non ci fosse, sarà agli italiani che chiederemo cosa pensano. È una riforma storica che ci porta direttamente verso la Terza Repubblica“.

In conferenza stampa è intervenuta anche la ministra per le Riforme costituzionali Maria Casellati, spiegando che con la riforma costituzionale del premierato si intende “dare stabilità e durata ai governi e restituire voce ai cittadini che per troppo tempo hanno riscontrato l’irrilevanza del loro voto” causando “una sfiducia nella politica e un astensionismo galoppante“. Per la ministra è una riforma “minimale“, ma comunque “di grande portata perché permetterà di avere credibilità e competitività a livello internazionale, attraverso la stabilità“. L’auspicio della Casellati è che “si possa trovare un ampio consenso parlamentare“. Per quanto riguarda il decreto per la governance del Piano Mattei, Meloni ha spiegato che “sarà presieduta in capo alla specifica cabina di regia presieduta dal presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri e tutti i ministri e le loro materie specifiche“. Sul tema è intervenuto anche il vicepremier Antonio Tajani, ministro degli Esteri: “È una scelta di grande importanza perché riguarda la questione dell’immigrazione e la stabilità del continente africano. Lo guardiamo non con gli occhi degli speculatori ma con gli occhi degli amici. Ritengo che il piano possa rappresentare un punto di vanto per l’Italia e ci consenta di essere uno dei principali interlocutori dei paesi africani“. (agg. di Silvana Palazzo)



CDM APPROVA LA RIFORMA SUL PREMIERATO: LA CONFERENZA STAMPA DELLA PREMIER MELONI


A CdM concluso il Governo Meloni ha già fatto sapere di avere approvato all’unanimità il ddl costituzionale messo a punto dalla Ministra Casellati che dispone la riforma nella nomina del presidente del Consiglio: il testo è stato approvato senza alcuna modifica alla bozza approvata durante il vertice di maggioranza dello scorso lunedì. Ok alla norma anti-ribaltone, allo stop di nomina dei senatori a vita e alla gestione “limitata” delle crisi di Governo per il Presidente della Repubblica in quanto può nominare una sola volta un altro Premier dopo il primo dimissionario e in caso di fallimento è costretto a sciogliere le Camere e indire elezioni anticipate.

«Il Premierato è la madre di tutte le riforme», sottolinea la Premier Giorgia Meloni in conferenza stampa post-CdM nell’illustrare i risultati dei provvedimenti presi, con anche la ratifica della governance sul Piano Mattei oltre allo stato d’emergenza per il maltempo in Toscana. «Con questa riforma costituzionale occorre garantire il diritto dei cittadini a scegliere da chi farsi governare», ha aggiunto Meloni nel corso della conferenza stampa sulla riforma del Premierato, «è una priorità per risolvere i problemi strutturali». Meloni rimanda poi alla prossima legge elettorale per definire come stabilire in maniera solida la maggioranza dei Governi che saranno eletti: «presente la norma anti-ribaltone, fine dei Governi tecnici grazie al fatto che un secondo Premier dopo quello eletto potrà essere solo un parlamentare della maggioranza uscita vincente alle ultime Politiche».