LA MADONNINA DI CIVITAVECCHIA E LA PROFEZIA SULLA TERZA GUERRA MONDIALE (NEL 1995)
«L’umanità non si sta accorgendo che sta per entrare in una guerra mondiale che può essere fermata»: era il 19 maggio 1995 e quel “messaggio-profezia” veniva direttamente dalla Madonna, secondo quanto raccontato da Jessica Gregori a Padre Flavio Uboldi, vicepresidente della Commissione teologica diocesana che ha studiato il caso della Madonnina di Civitavecchia.
Nel volume uscito nel 2020 dedicato al fenomeno religioso così misterioso – “Civitavecchia: 25 anni di con Maria. Le apparizioni, i segni, il messaggio” – Padre Uboldi racconta da vicino la storia delle lacrime di sangue sgorgate dalla statuetta della Madonnina di Civitavecchia e i messaggi inediti rivolti all’intera cristianità. Mentre da anni ormai Papa Francesco ribadisce l’urgenza di neutralizzare la “terza guerra mondiale a pezzi” visto il rischio fortissimo di una guerra nucleare, i fatti di questi mesi tra Ucraina e altre parti del mondo pongono nuovamente all’attenzione l’urgente “profezia” vecchia ormai 27 anni. Ne racconta su “Libero Quotidiano” lo scrittore e giornalista Antonio Socci, svelando alcuni dei messaggi messi a disposizione da Padre Uboldi della famiglia Gregori.
COS’È LA MADONNINA DI CIVITAVECCHIA: LA STORIA
L’intera storia nasce il pomeriggio del 2 febbraio 1995 quando una piccola statua di gesso di 42 centimetri raffigurante la Madonna iniziò a lacrimare sangue nel giardino della famiglia Gregori alle porte di Civitavecchia.
La statuetta era stata comprata l’anno precedente a Medjugorje da don Pablo Martìn, parroco della chiesa di Sant’Agostino di Civitavecchia; il sacerdote la donò alla famiglia Gregori, ovvero il padre Fabio, la moglie Anna Maria Accorsi e i figli Jessica e Davide. Come ricostruito dalla Commissione che si è occupata del “caso”, la statuetta ha iniziato a lacrimare sangue secondo quanto raccontato dalla piccola bimba di 5 anni, la quale avvertì il padre e questi, dopo aver avvisato la moglie, riferì poco dopo l’accaduto a don Pablo. Fu poi lo stesso prete a recarsi subito dai Gregori, constatando di persona il fenomeno. Alle varie lacrimazioni successive nei giorni a venire vi furono anche diversi curiosi, fedeli e giornalisti oltre alle forze dell’ordine: venne informato il vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, monsignor Girolamo Grillo, che nominò una commissione teologica per studiare il fenomeno, mentre venivano effettuate le prime analisi di laboratorio. Il 28 febbraio i risultati rivelarono che la Madonnina di Civitavecchia non aveva alcun marchingegno o macchina interna e che il sangue risultava di tipo umano maschile: informato anche il Vaticano con il Cardinal Ratzinger direttamente a Giovanni Paolo II, il 15 marzo avvenne l’ultima delle 14 lacrimazioni proprio mentre il vescovo Grillo – inizialmente scettico – teneva la statuetta tra le mani. Dal 17 giugno 1995 la Madonnina è esposta alla venerazione dei fedeli nella chiesa di Sant’Agostino a Civitavecchia mentre, come riporta Socci su “Libero”, il 30 maggio 2005 Benedetto XVI a Mons. Grillo rivelò: «A Civitavecchia la Madonna farà grandi cose».
SOCCI: “ECCO I MESSAGGI INEDITI DELLA MADONNINA DI CIVITAVECCHIA”
Padre Uboldi fu la persona scelta dal Vaticano per conoscere da vicino la famiglia Gregori e comprendere se vi trattasse di “invenzione” l’intera vicenda della Madonnina di Civitavecchia: ecco, alla luce di tutto quanto studiato e visto con i propri occhi, il mistero delle lacrime di sangue ancora oggi non è stato affatto “risolto”, il che significa che per la Chiesa l’ipotesi di un vero e proprio miracolo è del tutto concreta.
In una intervista fatta all’allora bambina, oggi adulta, Jessica Gregori – e contenuta nel libro di Padre Uboldi – viene chiesto quale siano i messaggi dati dalla Madonna di Civitavecchia: «Il messaggio principale è che si vuole distruggere la famiglia. E poi l’apostasia nella Chiesa e il rischio di una terza guerra mondiale».La questione dei messaggi inediti per lo più riguarda un passaggio molto particolare della vicenda sulle lacrime di sangue della Madonnina: spiega ancora Antonio Socci, citando Padre Uboldi, «Le 14 lacrimazioni di sangue davanti a testimoni diversi, l’ultima delle quali nelle mani del vescovo mons. Grillo (un fenomeno scientificamente inspiegabile e riconosciuto come segno dalla Chiesa), furono accompagnate da altri fatti soprannaturali, come apparizioni e messaggi rivolti a tutta la famiglia Gregori, ma in particolare a Jessica e a suo padre Fabio». In un’epoca, nel 1995, dove la fine dell’URSS e del comunismo mondiale sembrava preparata la fine definitiva dei rischi di una guerra nucleare globale, quelle parole risultano oggi “profetiche” rilette con i fatti di oggi. Padre Uboldi racconta nel suo libro uscito due anni fa come anche la madre di Jessica ebbe delle particolari “visioni”: «in un messaggio la Madonna parlava di guerra nucleare». Socci racconta infine un altro particolarissimo episodio legato alla Madonnina di Civitavecchia: il 7 settembre 1995 Papa San Giovanni Paolo II regalò alla famiglia Gregori una statua uguale della Madonnina, in quanto l’altra era sottoposto ad esami e poi lasciata alla parrocchia per la venerazione. Ebbene, anche per quella seconda statuetta – in alcune occasioni liturgiche – essudava un liquido profumato, tanto da lasciare stupefatti anche gli inviati della BBC, come racconta Mons. Grillo «questa famosa emittente televisiva internazionale (erano tutti protestanti inglesi), riprendendo il luogo dove erano accadute le lacrimazioni, si vide davanti all’improvviso questa essudazione che letteralmente traumatizzò (così mi raccontarono) gli operatori, i quali non volevano credere ai loro occhi».