E’ passato appena un mese dall’ultima aggressione a Vittorio Brumotti, noto inviato di Striscia la Notizia e spesso protagonista di fatti violenti anche molto gravi per via della sua lotta contro gli spacciatori portata avanti insieme alla sua troupe. Questa volta è stata diffusa sul web la notizia di una violenta aggressione ai suoi danni. “Hanno sparato a Vittorio Brumotti”, si leggeva in un drammatico e preoccupante annuncio che ha iniziato a circolare nelle passate ore sui social. Una notizia che inizialmente è sembrata vera proprio alla luce delle copiose aggressioni e minacce subite in passato ma che, fortunatamente, in questo caso altro non è che una bufala. A specificarlo è stato lo stesso sito di Striscia la Notizia che ha voluto tranquillizzare i fan dell’inviato e biker, precisando: “È capitato molto spesso, infatti, che occupandosi di casi di droga, fosse stato vittima di attacco da parte di spacciatori, ma non è questo il caso. La notizia di una sparatoria è completamente falsa”. E proprio il portale del Tg satirico di Antonio Ricci ha spiegato ciò che si nasconde dietro l’ennesima fake news.
“HANNO SPARATO A VITTORIO BRUMOTTI”: L’ULTIMA FAKE NEWS
Vittorio Brumotti non è stato coinvolto in alcuna sparatoria, a differenza della notizia fatta circolare nelle passate ore sui social. Ma da dove è partita la bufala? “Da alcune ricerche abbiamo scoperto che la fake news si sarebbe diffusa tramite un link di un articolo condiviso su Facebook”, spiega il Tg satirico di Canale 5. In realtà, cliccando sul link contenente la presunta preoccupante notizia, ci si accorge molto presto di quanto questo sia solo una bufala montata ad arte solo per attrarre persone e spingerle e cliccare sul link che rimanda ad una pagina colma di annunci pubblicitari. La fake news, quindi, è stata prontamente smascherata, Vittorio Brumotti fortunatamente sta bene ed anzi è pronto a nuove incursioni, si spera sempre meno pericoloso di quelle che finora lo hanno visto protagonista. La sua ultima incursione risale allo scorso 3 febbraio quando si è recato in Puglia, a Molfetta, riuscendo a smascherare un vero e proprio minimarket dello spaccio aperto 24 ore su 24.