Windows 7 fa scintille e soprattutto fa dimenticare le sventure di Vista. Ma domani si attende un nuovo pacchetto di aggiornamenti sulla sicurezza, che non riguardano però Seven.
Nei suoi primi giorni di vita, il nuovo sistema operativo rilasciato da Microsoft ha nettamente surclassato il numero di vendite fatto segnare all’incirca tre anni fa da Windows Vista. Il dato è esclusivamente basato sulle vendite registrate negli Stati Uniti a partire dal 22 Ottobre scorso, quando Windows 7 è andato “sugli scaffali” ma è comunque considerato assai positivo a Redmond.
Microsoft si dice infatti particolarmente soddisfatta dell’accoglienza che è stata riservata al nuovo sistema operativo: “Seven” avrebbe evidenziato un incremento del 234% rispetto alle vendite di Vista.
Secondo gli analisti, diversi fattori avrebbero contribuito a determinare un numero di acquisti così elevato. Il rinnovamento delle linee di personal computer desktop e notebook da parte di molti vendor avrebbe fatto la parte del leone. Ed in un periodo di crisi un risultato del genere fa ben sperare per l’imminente periodo natalizio.
Microsoft ha anche annunciato che martedì 10 sarà rilasciato un nuovo pacchetto di aggiornamenti, legati alla sicurezza, destinati a risolvere alcuni problemi in Windows e Office.
In totale il pacchetto interesserà 15 vulnerabilità diverse, scoperte in ogni versione di Windows da XP in poi. Giocando con le parole, un analista di nCircle Network Security ha detto che ormai il numero 6 va considerato come il numero felice di Microsoft, aggiungendo, con un pizzico di ironia, che “qualunque numero al di sotto del 13 va considerato il benvenuto”.
Il mese scorso, infatti, Microsoft aveva rilasciato 13 aggiornamenti che risolvevano 34 vulnerabilità stabilendo un nuovo record da quando, 6 anni fa, ha avviato la politica degli aggiornamenti mensili.
Delle sei nuove patch, tre sono state classificate come critiche mentre le altre come importanti, ovvero i due più alti gradi di valutazione nella scala relativa agli aggiornamenti distribuiti da Redmond.
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L’obiettivo è quello di risolvere prevalentemente delle falle legate all’esecuzione di codice remoto, da cui sono colpiti sia alcuni sistemi Windows che i pacchetti Office; si risolve anche una vulnerabilità DoS (Denial of Service).
Le patch si applicheranno ai seguenti software:
• Windows 2000 Service Pack 4;
• Windows XP Service Pack 2 & 3 (32/64 bit);
• Windows Vista Service Pack 1 & 2 (32/64 bit);
• Windows Server 2003 Service Pack 2 (32/64 bit);
• Windows Server 2008 Service Pack 2 (32/64 bit);
• Microsoft Office XP;
• Microsoft Office 2003;
• Microsoft Office 2007;
• Microsoft Office 2004 (Mac);
• Microsoft Office 2008 (Mac).