Migliorare un capolavoro? Difficile ma non impossibile. Questo è l’obiettivo prefissato dai ragazzi di Larian Studios fin da quanto hanno cominciato a dedicarsi anima e corpo all’ormai imminente Divinity: Original Sin 2. Salito alla ribalta nella prima metà degli anni 2000 con Divine Divinity e Beyond Divinity, il team Larian ha ottenuto la sua consacrazione nel genere rpg a turni nel 2014 con Divinity: Original Sin, un particolare esponente del suo genere che non solo consentiva di giocare anche in modalità cooperativa per 2 giocatori, ma spingeva l’interazione fra loro, conflittuale o sinergica, a livelli visti raramente fino a quel punto.
Divinity: Original Sin 2 promette di mantenere il solido impianto di gameplay del suo apprezzatissimo predecessore, migliorandone ulteriormente numerosi aspetti legati proprio all’interazione fra PG e PG e fra PG e PNG. Secondo le prime anticipazioni, laddove D: OS consentiva un party di 4 elementi ma con cooperazione fra 2 giocatori, D: OS 2 introdurrà una modalità cooperativa totale per includere fino a 4 giocatori. Ma la forza non sarà solo nel numero: Larian Studios ha deciso di spingere al massimo sull’acceleratore della libertà d’interazione e di risoluzione dei problemi.
Il giocatore potrà infatti scegliere razza e background del proprio personaggio da una lista piuttosto ricca, e tanto la prima quanto il secondo influenzeranno in maniera attiva le azioni e le reazioni del mondo di gioco rispetto al personaggio stesso. A questa meccanica si unirà un ricco ventaglio di possibilità per risolvere uno stesso problema o per raggiungere uno stesso luogo, e molteplici possibili interazioni pacifiche o conflittuali fra personaggi, consentendo di creare la propria versione dell’avventura e di molte quest secondarie. Tutto ciò si inserirà in un gameplay che non sembra aver subìto sostanziali modifiche rispetto all’apprezzata Enhanced Edition del primo Divinity: Original Sin. Spazio quindi al combattimento a turni con magie e armi bianche, con la possibilità inoltre di sfruttare l’ambiente a proprio vantaggio; barili esplosivi, pozze d’acqua “elettrificabili” o congelabili, magie velenose e addirittura la possibilità di trasformare il sangue dei nemici morti in fonte temporanea di guarigione.
Come il primo, anche Divinity: Original Sin 2 sarà un’esclusiva per PC con Microsoft Windows. L’uscita è prevista per la prima metà di Dicembre 2016, ma già a partire dal 15 settembre una versione Early Access sarà disponibile sulla piattaforma di acquisto digitale Steam. Con Divinity: Original Sin i Larian hanno saputo davvero conquistare i cuori degli amanti dei giochi di ruolo, anche di chi solitamente preferisce un gameplay in tempo reale con pausa tattica anzichè con turni individuali ben separati e definiti. Il successo di D: OS ha certamente alzato l’asticella delle aspettative per questo successore, ma dalle prime versioni giocabili la software house sembra davvero in grado di tener fede alle proprie promesse. Con un motore di gameplay che ha già dimostrato il proprio valore, Larian ha potuto concentrarsi sugli aspetti più prettamente ruolistici, migliorando ed espandendo a dismisura le possibilità di interazione fra giocatori e con il mondo di gioco. Se davvero la versione definitiva terrà fede a quanto fatto intravedere sinora, Divinity: Original Sin 2 potrebbe davvero risultare una nuova pietra di paragone nel suo genere. Non resta che attendere pochi giorni per cominciare a mettere le mani sulla versione Beta in vendita su Steam.