Continua ad essere down Telegram. Una delle app di messaggistica più diffuse al mondo, con più di 200 milioni di utilizzatori, è offline dalle 10:30 circa di questa mattina. Molte le nazioni colpite, fra cui anche l’Italia. In tendenza su Twitter è andato l’hashtag #Telegramdown, e sono diversi i tweet pubblicati davvero meritevoli. Ad esempio, Eleonora ironizza sul concorrente diretto di Telegram, WhatsApp, scrivendo: «WhatsApp cerca di copiare Telegram aggiungendo funzioni. Telegram si vendica imitando Whatsapp e smettendo di funzionare molto più spesso di prima». Discorso molto simile quello dell’utente Nonsonoio, che pubblica: «nonostante #telegramdown resistete alla tentazione di usare la brutta-copia con l’icona verde!!!». Infine c’è un Diego disperato, che invoca il ritorno di Telegram il prima possibile: «Va bene tutto ma #Telegramdown no. PUTIN PRENDI ME». Ricordiamo che il concorrente di WhatsApp è stato creato da un ragazzo russo, e a febbraio Apple aveva rimosso l’app dai suoi store per uno scambio di materiale pedopornografico sulla stessa piattaforma. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TELEGRAM E’ DOWN
Telegram è inaccessibile. Una delle principali applicazioni di messaggistica, molto diffusa anche in Italia, è down nel nostro paese ma anche in altre parti del mondo. Segnalazioni sono arrivate all’azienda dal Vecchio Continente, nonché dal Medio Oriente e da molti paesi appartenente all’ex blocco dell’Unione Sovietica. Il down si è verificato circa un’ora fa, attorno alle ore 10:30 di questa mattina. L’applicazione ha già comunicato ai propri utenti di essere al corrente del problema, e attraverso il profilo ufficiale Twitter ha scritto: «Stiamo cercando di capire il problema e speriamo di tornare online da voi presto». Ucraina, Russia, Bielorussia, Germania e Italia sono le nazioni più colpite, ma anche in Pakistan si riscontrano diversi problemi per l’app molto apprezzata dai suoi “clienti”.
TELEGRAM VS WHATSAPP
Telegram è stata fondata cinque anni fa, nel lontano 2013, da parte di Pavel Durov, imprenditore russo classe 1984, e giusto pochi giorni fa, nel 2013, ha raggiunto i 200 milioni di utenti attivi al mese. I numeri sono ancora lontanissimi da WhatsApp, che è l’app più usata in Italia, ma sono comunque decisamente significativi, anche perché gli utenti Telegram considerano l’app russa migliore di quella a stelle e strisce. Spesso e volentieri è stato infatti WhatsApp a rincorrere il suo “figlio”, come ad esempio quando decise di introdurre la cifratura end-to-end, il sistema di crittografia che permette ad un messaggio di non essere intercettato, e di essere letto solo dal destinatario. Tale feature era già presente proprio su Telegram.