Sono tante le implicazioni che potrebbero derivare dalla presunta fuga di dati da Grindr, l’app per incontri gay, che a detta di Buzzfeed avrebbe condiviso con alcune società i dati personali dei propri utenti, compresi i risultati dell’ultimo test per l’HIV. Non si tratta di una mera questione di privacy personale, la cui violazione sarebbe di per sé gravissima, ma anche di rischi per l’incolumità degli utenti che hanno deciso di iscriversi alla piattaforma di incontri gay. Come ha spiegato Cooper Quintin, esperto di sicurezza informatica contattato da BuzzFeed, c’è il rischio che questi dati possano finire nelle mani sbagliate. Diversi iscritti a Grindr, infatti, potrebbero essere a rischio nel caso in cui fossero residenti in paesi in cui è diffusa l’omofobia o – peggio ancora – l’omosessualità viene punita a norma di legge. Ecco perché accertare cos’è successo con Grindr è di fondamentale importanza. (agg. di Dario D’Angelo)
L’INCHIESTA DI BUZZFEED
Uno scandalo travolge Grindr, la nota app per incontri tra gay. Infatti pare che questa abbia condiviso dati sensibili degli utenti con altre società e quello che fa più scalpore è la diffusione sia della geolocalizzazione che addirittura il risultato dei test Hiv. A lanciare l’accusa è Buzzfeed che sottolinea come siano stati cedute le informazioni all’associazione no profit norvegese Sintef e al network svedese Svt. Si parla addirittura di oltre 3.6 milioni di utenti con un invio di dati in tempo reale. Grindr ha voluto subito rispondere alle illazioni, uno dei responsabili Scott Chen ha sottolineato che si tratta di una pratica del tutto lecita e soprattutto su Tumblr ha scritto: “Vengono sempre trasmesse in modo sicuro attraverso la crittografia e sono in vigore le politiche di conservazione dei dati per proteggere ancora di più la privacy dei nostri utenti dalla divulgazione dei loro dati”.
COS’È E COME NASCE GRINDR?
Grindr è un social network che si sviluppa come applicazione per smartphone nato per incontri gay, con tanto di geolocalizzazione. Uscito per la prima volta il 25 marzo del 2009 è stato reso disponibile prima nell’Apple Store e solo successivamente su Android e Black Barry. Funziona in maniera molto simile ad altre app di incontri, ma è dedicato prettamente al mondo omosessuale e la sua home è decisamente intuitiva con una griglia che presenta foto disposte in ordine di vicinanza rispetto al proprio punto di localizzazione. L’app ha raggiunto anche prestigiosi traguardi come quello raccolto nel gennaio del 2011, quando è stata premiata con il titolo di miglior sito mobile per incontri agli iDate Awards. Esiste anche una versione a pagamento dal nome Grind X(tra) che permette tramite un pagamento mensile di poter usufruire del servizio senza la ”scocciatura” delle pubblicità continue presenti in vari banner durante l’utilizzo dell’applicazione.