Guerra a Gaza, fratello di Netanyahu: "Distruggere Hamas o annienterà noi e l'Occidente". E spiega perché quella dei due Stati non può essere una soluzione

IDDO NETANYAHU SULLE ILLUSIONI DELL’OCCIDENTE

Israele è sotto attacco, ma l’Occidente lo fraintende: è questa la convinzione maturata da Iddo Netanyahu, medico e drammaturgo, ma anche fratello del primo ministro Benjamin Netanyahu. Ne parla nell’intervista al Foglio, spiegando che l’ostilità verso Israele è più forte oggi che in passato, perché l’Occidente non vuole capire la realtà della situazione in Medio Oriente, non ha la forza morale per accettare che la guerra, a volte, è inevitabile quando la sopravvivenza è minacciata, inoltre tende a credere alla propaganda di Hamas.



Questo potrebbe spiegare perché ha dimenticato o sottovalutato la strage del 7 ottobre. Iddo Netanyahu paragona Hamas e i suoi sostenitori ai nazisti, accusandoli di condividere lo stesso obiettivo: l’eliminazione degli ebrei.

Secondo lui, l’azione militare israeliana a Gaza rappresenta una difesa preventiva, per impedire che Hamas possa replicare simili massacri. Questo è il motivo per il quale “Hamas deve essere distrutto“. Per il fratello del premier israeliano è inaccettabile accusarli di genocidio e di aver messo risposto in modo sproporzionato.



Governo Israele, il Premier Netanyahu con il Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich (ANSA-EPA 2025)

Per Iddo Netanyahu è inevitabile che vi siano molte vittime civili. Anzi, rilancia contro Hamas, che usa i gazawi come scudi umani, visto che loro li invitano ad andare via per salvarsi.

ISRAELE VS HAMAS, LA PROPOSTA DEL FRATELLO DEL PREMIER

Iddo Netanyahu non nutre alcuna fiducia nell’ipotesi dei due Stati, convinto che in passato i palestinesi abbiano reagito alle concessioni israeliane con minacce. Nell’intervista rilasciata al Foglio, sottolinea che il nodo della questione non riguarda né la dimensione né i confini di Israele, ma l’esistenza stessa dello Stato ebraico.



Sottolinea inoltre come Hamas e l’OLP condividano l’obiettivo di negare l’esistenza di Israele. Alla luce di ciò, Netanyahu considera la soluzione dei due Stati un’illusione: non solo impossibile da realizzare, ma potenzialmente utilizzabile dai palestinesi come pretesto per nuovi attacchi contro Israele.

La sua proposta alternativa prevede invece una forma di autonomia palestinese “smilitarizzata”: i territori potrebbero autogestirsi, ma senza esercito e senza controllo dei confini. Non ci sono altre soluzioni per il fratello di Benjamin Netanyahu, il quale mette in guardia l’Occidente dal piano dell’Islam radicale di distruggerlo.