Il colibrì è un film di Francesca Archibugi con protagonista Pierfrancesco Favino. Importante anche il resto del cast, con Laura Morante e Nanni Moretti

Il colibrì, film di Francesca Archibugi su Rai 3

L’editing è a cura di Simone De Luca. Mercoledì 13 si apre con Il colibrì, film drammatico del 2022 sulla rete ammiraglia, che andrà in onda su Rai 3 in prima serata, alle 21:20. Si tratta di un film al 100% italiano, che ha dietro la guida della regista, nota nell’ambito del cinema italiano, Francesca Archibugi, la quale ha firmato in passato titoli di grande successo come Con gli occhi chiusi, Un nome italiano e Il nome del figlio. La colonna sonora è di Battista Lena, compositore e musicista che collabora con Archibugi fin dai primi anni ’80.



Il colibrì vede Pierfrancesco Favino nel ruolo principale: egli è uno degli attori italiani più di talento della scena ed aveva raggiunto la fama con L’ultimo bacio e Romanzo criminale, fra una moltitudine di pellicole. Accanto a lui c’è Kasia Smutniak, un’attrice bellissima e molto dotata, che è tornata di recente sul grande schermo con il film Diamante, per Ferzan Özpetek (2024). Tra i volti noti del cinema italiano spiccano Laura Morante, Massimo Ceccherini, Benedetta Porcaroli e Nanni Moretti, che contribuiscono a rendere il film un’opera corale intensa.



La trama del film Il colibrì: una vita segreta grazie alla psicoanalisi

Il colibrì è il viaggio di Marco Carrara, un uomo la cui vita viene portata alla luce attraverso frammenti di memoria e confessioni private. Tutto inizia all’inizio degli anni ’70, quando Marco è ancora un ragazzo: un giorno, in spiaggia, incontra Luisa Lattes, una giovane donna brillante con una bocca sfacciata, che lo insegue con i suoi luminosi occhi azzurri e gli riempie il cuore. Non possono forse avere una vera e propria relazione, ma quell’incontro influenza profondamente Marco, che nutre nell’animo un amore silenzioso e inossidabile per Luisa.



Nel tempo Marco si ricostruisce una vita nuova: si trasferisce a Roma, si sposa con Marina e ha un figlio, Adele. Vive in una quotidianità che però non riesce mai a colmare ed obliterare il vuoto lasciatogli da Luisa. Vicende familiari e personali lo costringono a tornare a Firenze, dove si trova alle prese con una serie di dolori e sconvolgenti novità. Nel suo percorso incerto Marco trova un ancoraggio nel suo psicoanalista, Daniele Michard, un mentore che lo aiuta a rintracciare il significato delle sue esperienze e la verità su di lui.

Nel corso del suo colloquio con Daniele, Marco può quindi raccontarsi finalmente: è una vita di grandi passioni e sconvolgenti perdite. Come un colibrì che non si ferma con il vento, Marco si confronta, senza perdere l’equilibrio, con il disordine della vita, anche quando ogni cosa sembra perduta.