Il colore della libertà, film prodotto da Spike Lee, inaugura il ciclo di Rai 3 intitolato XX secolo, oggi venerdì 23 giugno, alle 21,20. Si parte con la biografia di Bob Zellner, un bianco che ha difeso i diritti degli afroamericani negli anni '60
Il film Il colore della libertà inaugura il ciclo “XX Secolo”, in onda da venerdì 23 giugno, alle 21,20 su Rai 3. Il ciclo propone film italiani e internazionali, tutti in prima visione, che narrano di personaggi e fatti realmente accaduti, eventi piccoli e grandi, che hanno avuto risonanza nel corso del ‘900. Il titolo è di genere drammatico e biografico ed è stato realizzato nel 2020 negli Stati Uniti. Il film è tratto dall’autobiografia realizzata da Bob Zellner, con la produzione del grande Spike Lee e la regia di Barry Alexander Brown. Protagonista è Lucas Till, che ha preso parte ai titoli Hannah Montana: The Movie, X-Men e Il potere dei soldi, fino a diventare protagonista del remake della serie McGyver. Al suo fianco, Lucy Hale, conosciuta soprattutto grazie alla serie Pretty Little Liars. Ci sono anche Cedric the Entertainer, Brian Dennehy e Julia Ormond.
La trama del film Il colore della libertà, un bianco a sostegno dei diritti degli afroamericani
Son of the South, questo il titolo originale de Il colore della libertà, è ambientato nel sud degli Stati Uniti, in Alabama, negli anni ’60. Si basa sulla figura di Bob Zellner, ragazzo bianco figlio di un ministro metodista. Lui frequenta il college e sta cercando informazioni perché deve scrivere la propria tesi sulle relazioni razziali, un tema delicato per l’America di quegli anni. Bob si ritrova insieme ad alcuni amici a partecipare a un evento ecclesiastico gestito dalle icone della lotta per i diritti civili dei neri, Ralph Abernathy e Rosa Parks, per celebrare il quinto anniversario del boicottaggio dei bus a Montgomery.
Durante la manifestazione, la polizia irrompe per bloccare tutto e i ragazzi bianchi riescono a fuggire, eludendo i controlli. Il gruppo viene fotografato e sbattuto in prima pagina e, per ritorsione, qualcuno fa bruciare un crocifisso fuori dalla stanza del ragazzo. Bob scopre presto che suo nonno è un membro del Ku Klux Klan: costui gli intima di non immischiarsi in faccende di questo tipo e di evitare qualsiasi coinvolgimento a sostegno delle minoranze. A poco a poco, Zellner si lascia trasportare fino a diventare il primo segretario bianco del comitato studentesco per la coordinazione alla non violenza. La situazione degenera dopo che un contadino nero viene ucciso. Bob partecipa a una marcia, come unico bianco a fianco degli afroamericani, viene catturato dal Ku Klux Klan, ma riesce a scappare e ad evitare l’impiccagione…