Dall'Osservatorio della Borsa internazionale del Turismo, che apre oggi la sua nuova edizione, arrivano dati interessanti
Buone prospettive 2025 per la travel & hospitality industry: i turisti nel mondo dovrebbero aumentare tra il 3% e il 5%, per gran parte con destinazioni europee, dove nel 2024 si sono registrati 747 milioni di arrivi internazionali (+5% rispetto al 2023) e con ottime prospettive per l’Italia, attraverso destagionalizzazione, ricerca di mete di nicchia, di luoghi caratterizzati da fenomeni naturali o legati al benessere con percorsi residenziali di longevità.
È il dato saliente elaborato dall’Osservatorio della Borsa internazionale del Turismo, che oggi apre la sua nuova edizione a Fiera Milano Rho. Lo studio, condotto in partnership con Magda Antonioli, docente Bocconi e vicepresidente dell’European Travel Commission, ha individuato dati e trend sulla base di analisi di soggetti come l’Unwto World Tourism Barometer, Expedia, Booking e alcune università.
Secondo la ricerca, si consolida e si rafforza la tendenza alla personalizzazione spinta e alla ricerca delle esperienze di viaggio. Anche il clima, e i suoi mutamenti che portano a situazioni estreme di disagio, condiziona le scelte dei turisti, sia nelle mete sia nella stagionalità: il 61% vuole anche pianificare vacanze con attività in serata o nelle prime ore del mattino.
Nuove attenzioni per il turismo sportivo, soprattutto nei mesi che precedono le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026: sono attesi più di 2 milioni di visitatori con una spesa di 154 milioni di euro per il solo soggiorno.
Accanto ai più che rodati metodi di viaggio, entrano prepotentemente del dizionario delle nuove tendenze del turismo 2025 lemmi quali bravecation, ethno botanic e altri ancora. Ci sono le esperienze di viaggio notturne, alla ricerca di evitare i sovraffollamenti dei siti. Ecco poi la bravecation, una predisposizione a mettersi in gioco con coraggio e testare esperienze insolite.
Non mancano le tendenze a vacanze naturalistiche, immersi nella natura. E infine c’è la “poltronite”, ovvero lo slow trip, o sleep tourism, portato all’eccesso, magari senza bisogno di parlare con nessuno, come nei monasteri o nei santuari. Un modus che fa il paio con lo jomo (Joy Of Missing Out): viaggiare molto slow, e spegnendo il cellulare e scollegandosi dai social, dedicandosi solo ad attività che generano serenità, trascorrere il tempo ascoltando i propri bisogni interiori.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
