Ad Amore criminale la storia di Ilenia Fabbri: cos'è successo alla donna uccisa da un sicario ingaggiato dall'ex marito Claudio Nanni
In onda – non a caso – nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la puntata di oggi, martedì 25 novembre 2025, di “Amore criminale” ripercorrerà la storia di Ilenia Fabbri, brutalmente assassinata dall’ex marito che non decise – addirittura – di ingaggiare un vero e proprio sicario per eliminare dalla sua vita una presenza che riteneva sempre più ingombrante; architettando un complesso piano che gli garantì anche un solido (ma non abbastanza) alibi per i momenti dell’omicidio di Ilenia Fabbri.
Partendo dal principio per ripercorrere tutta la storia di Ilenia Fabbri, dobbiamo innanzitutto spostarci ai mesi precedenti all’omicidio: da tempo – almeno dal 2017 -, infatti, la donna aveva capito che suo marito Claudio Nanni era tutt’altro che una persona dolce e premurosa, già protagonista di una denuncia per maltrattamenti che qualche anno più tardi l’aveva spinta a maturare l’idea di chiedere il divorzio, anche per mettere in salvo la figlia della coppia, Arianna.
Nel 2021, dunque, Ilenia Fabbri riuscì ad avviare le pratiche per il divorzio e a trasferirsi – ovviamente accompagnata dalla figlia – in un’altra abitazione, il tutto accompagnato anche da una causa professionale nella quale denunciò Nanni per non averle riconosciuto alcuno stipendio – si parla di circa 500mila euro di arretrati – nei tanti anni che aveva lavorato presso l’officina di proprietà del marito.
Cos’è successo a Ilenia Fabbri: l’omicidio commissionato dall’ex marito Claudio Nanni al costo di 20mila euro
Sia la separazione che la causa lavorativa fecero infuriare Nanni che iniziò a progettare il suo proposito omicidiario: la mattina del 6 febbraio del 2021 l’uomo chiese alla figlia di accompagnarlo a ritirare un’auto usata a Milano che intendeva acquistare e qualche minuto più tardi un uomo – inizialmente ignoto – si intrufolò nell’abitazione di Ilenia Fabbri, aggredendola prima con una serie di martellate e poi con un fendente alla gola che non le lasciò alcuno scampo.
Ciò che Nanni e l’uomo ignoto non sapevano, però, è che nell’abitazione di Ilenia Fabbri si trovava anche l’allora fidanzata di Arianna: fu proprio lei a sporgere la prima denuncia, fornendo agli inquirenti un identikit che gli permise di arrestare Pierluigi Barbieri – noto nell’area come “lo zingaro” e con diversi precedenti sulle spalle -, dando il via a una catena di eventi che nell’arco di poche settimane ha stretto le manette anche ai polsi di Nanni.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti – confermate da Barbieri e sempre negate da Nanni – l’ex marito di Ilenia Fabbri ingaggiò lo “zingaro” per uccidere la moglie, approfittando dell’alibi fornito dal viaggio a Milano: il sicario avrebbe dovuto ricevere in cambio 20mila euro e un’auto usata – ovviamente mai consegnati – e, come se non bastasse, questi raccontò anche che quello del 6 febbraio fu solamente l’ultimo di tre differenti tentativi di uccidere la donna.