Piuttosto che pagare l'IMU sulla seconda casa molti italiani preferiscono abbandonare l'appartamento. Ecco il report che lo dimostra.
Da quando è stata introdotta l’IMU sulla seconda casa moltissimi appartamenti risultano essere in stato di abbandono. La ricerca è stata condotta da Confedilizia, che ha appurato che da quando è entrata in vigore l’imposta in questione c’è stato un aumento di “abbandoni” pari al 126% in più.
Complessivamente le unità immobiliari non vissute sarebbero 629.000, sparse in tutta l’Italia, da Nord a Sud. Ma quali sono le province dove c’è una concentrazione e un abbandono maggiore?
I danni dell’IMU sulla seconda casa
A partire dal mese di gennaio del 2012 è stata introdotta l’IMU sulla seconda casa. Da allora, secondo le stime di Confedilizia, ci sarebbe stata una netta crescita di abbandoni, proprio per una questione legata all’imposizione fiscale a cui sarebbero soggette.
L’abbandono di massa spiegherebbe perché in diversi punti delle città (anche metropoli), luoghi rurali o piccoli borghi, si è soliti osservare delle costruzioni in una condizione di degrado (talvolta anche senza tetto). Per lo Stato queste unità vengono catalogate nella cosiddetta categoria “F12”.
Moltissimi proprietari di case, piuttosto che investire in ristrutturazione e pagarci anche Imposta municipale propria, preferiscono perfino “abbandonarle” così da risultare esenti dal pagamento. Dall’analisi si stima che si tratta più di ruderi che di costruzioni “mediamente o sufficientemente buone”.
Ampia diffusione al Sud
L’Italia è nota per i suoi divari geografici creati in base a delle specifiche circostanze. Anche sull’abbandono dei ruderi e delle seconde case, ci sarebbe un gap significativo. La provincia con più unità “collabenti” è Frosinone, che ne conta poco più di 32.000.
Poi seguono la classifica Messina e Cosenza, dove gli abbandoni sono rispettivamente 18.879 e 23.338 (la cifra rispetto agli anni precedenti è raddoppiata). Altri numeri decisamente elevati sono registrati nelle città di Cuneo (con 15.564) e Torino (che ne conta 16.165).
Nelle metropoli italiane, Roma e Milano i numeri scendono drasticamente. Nella Capitale italiana i dati crescono a 5.787, mentre nella città meneghina 1.792.
L’analisi tuttavia, fa prevalere più case abbandonante nel Mezzogiorno, dove traina la classifica Palermo, che conta 3.787 unità.