Nessuno nella scuola media di Castellamare di Stabia sapeva dei presunti abusi commessi dalla professoressa di sostegno 37enne arrestata con l’accusa di violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minori ai danni di 7 alunni di età inferiore ai 14 anni. Sono stati ascoltati i colleghi e tutti hanno negato di essere a conoscenza di quanto sarebbe accaduto in un’aula dell’istituto. La vicepreside si sarebbe limitata ad aggiungere di aver appreso da un insegnante che, dopo la sospensione di due ragazzi scoperti a fumare una sigaretta elettronica in bagno, aveva ascoltato alcuni mentre pianificavano di vendicarsi della prof, essendo responsabile dei provvedimenti nei suoi confronti.
L’insegnante, che si trova ora nel carcere di Benevento, ha fatto sapere che le presunte prove contro di lei sarebbero state realizzate con l’intelligenza artificiale per incastrarla, ma per la procura di Torre Annunziata l’impianto accusatorio è solido. Nel frattempo, è emerso che a casa sua è stato trovato e sequestrato materiale pornografico.
A Ore 14 è stato trasmesso in esclusiva un audio dell’insegnante arrestata, risalente ai giorni successivi all’aggressione avvenuta a scuola da parte di alcuni genitori: “Io oggi vado da Teresa, le comunico che questo è l’ultimo anno che io faccio in questa scuola. Io non voglio più lavorare così, anzi non lo so nemmeno se arrivo a conclusione di questo anno. Ho parlato già col professore di matematica e secondo me le mamme si sono messe tutte insieme per fare questa cosa“, riferiva la docente.
“Oggi parlo pure con la professoressa M., ma io non voglio lavorare più così. Solo in questa scuola lavoro così, io ho lavorato in tante scuole e non mi sono mai trovata così. Non esiste, per aver dato un pochino di amicizia a questi ragazzi, questi non stanno bene con la testa, né i ragazzi né i genitori. Mi trovo nei guai per essere stata un po’ amica, ora ho paura di andare a scuola. Ora chiamo i carabinieri“, aveva aggiunto l’insegnante di sostegno.
INSEGNANTE ARRESTATA A CASTELLAMMARE, IL CASO A STORIE ITALIANE
Il caso dell’insegnante di Castellammare di Stabia arrestata per violenza sessuale verso alcuni studenti minorenni della scuola media in cui la stessa esercitava. Vito Francesco paglia, inviata di Storie Italiane, parla di una indagine che sta andando avanti in quanto è probabile che qualcuno forse sapeva, nel frattempo ha intervistato la mamma di un bimbo di 12 anni vittima di abusi: “E’ una notizia bellissima quella dell’arresto. I bimbi subivano abusi a livello sessuale, guardavano materiale pornografico, lei raccontava di incontri con altri uomini a livello sessuale”.
“Mio figlio è stato minacciato da questo insegnante, dicendogli che lei aveva un fidanzato poliziotto e lo avrebbe arrestato e noi venivamo portati in comunità. Vi erano dei contatti con gli alunni via Instagram – ha aggiunto – ho provato un senso di schifo, io mi sarei aspettata maggior appoggio dalla scuola. Siamo stati abbandonati e non è giusto soprattutto nei confronti dei bambini”.
INSEGNANTE ARRESTATA A CASTELLAMMARE, LE PAROLE DELLA STESSA DOCENTE
Il tutto è nato il 14 novembre 2024 quando i genitori dopo aver sporto denuncia si sono recati presso la scuola aggredendo la stessa insegnante, e come hanno fatto sapere i carabinieri questo episodio ha dato vita ad una indagine che è stata molto rapida. “Io non sono ancora soddisfatta del tutto – aggiunge la madre – ma non lo sarò mai, penso a mio figlio, a quello che ha subito, e spero che si riprenda al più presto”.
Storie Italiane ha mandato in onda un audio con la voce della stessa insegnante di sostegno, in cui la stessa dice che non avrebbe voluto più lavorare nella scuola di Castellammare di Stabia, solo per “aver dato un po’ di amicizia ai ragazzi. Non è possibile, io sto passando i guai, sono stata in tantissime scuole e non ho mai avuto questi problemi. Io ho paura ad andare a scuola – diceva ancora – sono disposta a parlare con la mamma”.
INSEGNANTE ARRESTATA A CASTELLAMMARE, IL COMMENTO DI SABELLA
L’insegnante dice quindi di non aver fatto nulla e di non aver commesso alcun reato, ma la realtà sembrerebbe diversa. Il magistrato Alfonso Sabella, in collegamento con Storie Italiane, aggiunge: “Questa insegnante rischia pena elevatissime visto anche che le persone coinvolte sono molte, rischia fino a 30 anni di carcere, queste sono le pene riguardanti le violenze sessuali sui minori. In questo caso io scriverei che è umanamente comprensibile l’atteggiamento delle mamme”.
“Mi chiedo come mai questa insegnante, che era di sostegno, perchè portava tutti questi ragazzini nella saletta, se è vero quello che c’era scritto nell’ordinanza cautelare. Si occupava di ragazzi che non erano di sua competenza”. La madre dell’alunno ha ripreso la parola dicendo: “Non sembra giusto che l’insegnante gli mostrava i video porno dicendo che dovevano guardare e imparare. Noi ci chiediamo come mai nessuno avesse controllato, i colleghi dicevano che era un’ottima insegnante”.
INSEGNANTE ARRESTATA A CASTELLAMMARE, LE PAROLE DI BORRELLI
A Storie Italiane anche Francesco Emilio Borrelli, che ha precisato che le vittime dovrebbero essere 6/8 e che le loro madri avevano già segnalato per tempo alla dirigenza della scuola: “E’ qui che è avvenuta l’aggressione perchè nessuno è intervenuto. E’ stato impressionante dover credere a quanto letto nell’ordinanza, questa insegnante è andata avanti almeno un anno”.
“L’insegnante minacciava gli studenti che avrebbe preso provvedimenti contro di loro se avessero denunciato o raccontato ai loro genitori, aveva creato un clima di terrore. Ad un certo punto uno di questi ragazzini viene fermato dalla stessa docente mentre fumava in bagno, allora lo stesso bimbo si è sentito tradito”. La madre in merito al giorno dell’aggressione: “Quel giorno è stato detto che i bimbi erano diabolici e che erano anche degli hacker professionisti”. Per Samantha De Grenet: “La violenza è sempre sbagliata ma da genitore comprendo il gesto dello scorso 14 novembre”.