Michael Flynn, insegnante della Twydall Primary School, una scuola elementare del Kent, in Regno Unito, sarebbe stato licenziato in tronco dopo una denuncia pubblica sui social. A riportare il suo racconto è il Daily Mail, in una intervista in cui il docente ha spiegato di aver perso il lavoro perché la scuola in cui insegnava gli avrebbe dato il benservito per un post su Facebook in cui parlava delle condotte violente di un gruppo di alunni “teppisti” ai danni della sua famiglia.
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“Sono stato licenziato per il mio post su Facebook dopo che i teppisti hanno minacciato di stuprare e uccidere mia moglie“, ha dichiarato l’insegnante al giornale, sostenendo di essersi trovato costretto a rinunciare alla sua professione per aver in qualche modo “sfidato” i colleghi dello stesso istituto. Secondo la versione di Flynn, questi avrebbero “barato” durante una ispezione dell’agenzia governativa Ofsted sugli standard educativi e didattici all’interno dell’istituto e addirittura gli allievi violenti sarebbero stati ammessi ad una gita scolastica nonostante i gravi episodi contestati dal docente. La Twydall Primary School non solo lo avrebbe licenziato, ma avrebbe a sua volta denunciato la condotta dell’insegnante attribuendogli la presunta violazione della politica sui social media.
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Insegnante licenziato per un post su Facebook: il caso di Michael Flynn
Il caso dell’insegnante inglese Michael Flynn, licenziato dalla scuola elementare in cui lavorava dopo aver denunciato pubblicamente alcuni alunni violenti, è stato riportato dal Daily Mail attraverso il racconto del diretto interessato. Tutto sarebbe iniziato con un post su Facebook in cui parlava di alcuni episodi inquietanti vissuti con la sua famiglia dopo aver scoperto quattro ragazzini intenti a rubare una bicicletta a casa sua.
Michael Flynn, secondo la sua versione, sarebbe stato ufficialmente licenziato per quel post in cui avrebbe parlato anche di pesanti minacce contro la moglie. “È stata minacciata di essere violentata e accoltellata“, ha dichiarato l’uomo al quotidiano, aggiungendo di aver subito una beffa oltre il danno: “Sono vittima di un crimine eppure vengo punito“. La scuola per cui lavorava da tempo lo avrebbe costretto a rinunciare al posto di lavoro e adesso starebbe valutando di intentare una causa per ingiusto licenziamento. L’insegnante avrebbe riconosciuto uno dei quattro minori che si erano presentati a casa sua in almeno due occasioni. La seconda volta, secondo Flynn, il gruppo avrebbe tentato di sfondare una finestra dell’abitazione: “Ho riconosciuto subito il ragazzo perché gli insegno tutti i giorni. Stava per lanciare un mattone, ma l’ha lasciato cadere subito perché mi ha visto dopo che ho guardato fuori dalla finestra della cucina e ho capito che era casa mia. I bambini poi sono semplicemente scappati“.
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