L'Iran si sta infiltrando sempre di più in Francia: secondo un report di France2050 l'obbiettivo è quello di diffondere le idee dell'Islam radicale

Dopo l’ampiamente discusso caso delle infiltrazioni dei Fratelli Musulmani in Francia, un nuovo rapporto ha acceso i riflettori sul medesimo copione che si starebbe ripetendo – forse in modo addirittura più marcato – anche con l’Iran e le sue Guardie della rivoluzione islamica, impegnate in una vera e propria operazione (sotto copertura) per reclutare quanti più francesi possibili: a dirlo è, appunto, un rapporto redatto dall’istituto France2050 e – in particolare – dal sindaco di Chalon-sur-Saône Gilles Platret; presentato in queste ore presso il parlamento alla presenza anche del ministro degli esteri della Francia.



Prima di arrivare al rapporto, è utile ricordare che France2050 non è il primo a parlare delle infiltrazioni dell’Iran sul suolo francese perché recentemente anche l’ex agente di polizia Matthieu Ghadiri – iraniano naturalizzato francese – ne ha parlato nel libro “La pieuvre de Téhéran” di Emmanuel Razavi e Jean-Marie Montali: Ghadiri, infatti, ha raccontato che quando era ancora uno studente, sul finire degli anni ’70, fu avvicinato da agenti segreti di Teheran.



Questi – ha raccontato Ghadiri – lo elogiarono e parlarono bene dell’Iran prima di chiedergli di infiltrarsi nel Partito socialista francese al quale era politicamente legato all’epoca: il loro obbiettivo era quello di “far passare le loro idee” tra i partiti francesi, promuovendo la causa degli Ayatollah anche passando attraverso “le associazioni filopalestinesi e le reti legate ai Fratelli Musulmani in modo da ottenere la più grande risonanza possibile.

Il report di France2050: “L’Iran si sta infiltrando in Francia e presto sarà pronto ad agire”

Tornando a noi, ciò di cui parla il rapporto di France2050 è grosso modo identico a quanto raccontato da Ghadiri, definendo l’influenza dell’Iran un vero e proprio “veleno” che è penetrato “lentamente nella società” francese e che nell’ultimo periodo si starebbe “diffondendo” rapidamente, esercitando la sua “influenza” su chi è disposto a dare ascolto alle istanze degli Ayatollah; tutto – ovviamente – al fine di “promuovere l’Islam radicale” e politico anche sul suolo francese e su quello europeo.



Manifestanti iraniani inneggiano ai missili su Israele (Foto: ANSA)

Non solo, perché senza toppe da parte di Parigi il rapporto sostiene che entro i prossimi 12 o 18 messi massimo l’Iran commetterà “un assassino mirato” contro un dissidente politico degli Ayatollah, contro una figura di spicco della comunità ebraica oppure contro un israeliano: per evitarlo, i consigli di France2050 sono quelli di mappare tutte le realtà vicine a Teheran che operano in Francia e i loro finanziatori, di dichiarare “associazione terroristica” le Guardie della rivoluzione e di impedire il rilascio di visti alle persone vicine agli Ayatollah.