Dalla mappa del Sole 24 Ore si evince non solo quanti sono gli italiani indebitati, ma quanti mesi servirebbero poter estinguere il debito.
Il Sole 24 Ore ha analizzato quanti sono gli italiani indebitati ma soprattutto dove sono collocati nelle varie province e Regioni italiane. A dar preoccupazione però, sono le mensilità necessarie di stipendio per estinguere il credito.
Secondo lo studio in media servirebbero 17 mensilità di stipendio pieno per estinguere i debiti. Si evidenzia comunque una sproporzione tra la cifra richiesta (tra mutui e finanziamenti in corso) e il salario mensile.
La mappa degli italiani indebitati dai dati CRIF
La comparazione dell’importo medio degli italiani indebitati nelle varie Regioni e province si basa su due parametri principali: il costo medio delle abitazioni (più alti sono i prezzi, maggiore sarà l’indebitamento) e la quantità di mutui accesi.
Non sorprende quindi che in Lombardia e in Trentino-Alto Adige i cittadini abbiano un indebitamento superiore rispetto, per esempio, alla Calabria (40.294€ e 49.226€ per le Regioni del Nord, contro i 19.292€ per il capoluogo del Meridione).
Poco di più — ma comunque meno rispetto al Nord Italia — si registra in Molise e in Sicilia, dove i debiti in media non superano i 22.000€.
Netto divario tra le Regioni italiane
L’indebitamento italiano procede a velocità differenti, influenzato da molteplici variabili: capacità reddituale, permanenza in casa dei genitori, tipologia di prestito o mutuo e livello medio degli stipendi.
L’insieme di questi elementi determina la sostenibilità creditizia. Tra i dati peggiori, rapportando sempre il credito attivo con la retribuzione media, spiccano tre province toscane: Grosseto, Livorno e Prato.
In contrapposizione, le Province di Bolzano e Trento mostrano i crediti attivi più bassi della Penisola (rispettivamente il 28,3% e il 36,6%).
Pur con differenze sostanziali, il trend economico appare chiaro: gli italiani continuano a chiedere finanziamenti e ad accendere mutui nonostante la forte inflazione e l’attuale incertezza economica.
L’analisi prende in considerazione sia i finanziamenti finalizzati sia i mutui, accesi nella maggior parte della Penisola (almeno 6,5 milioni di italiani ne hanno uno in corso).
