L'applicazione dell'IVA su case prefabbricate prevede casi agevolativi e altri no. Risponde all'Amministrazione Fiscale.
Per chiarire la gestione dell’IVA sulle case prefabbricate è intervenuta una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate, che definisce sia i casi di applicazione sia quelli di eventuale esenzione.
La normativa di riferimento (articolo 13-ter, numero 282 del 2011) stabilisce che le case a moduli, vendute come prefabbricate e pronte per essere abitate, devono essere considerate a tutti gli effetti beni immobili.
Per quanto riguarda l’Imposta sul Valore Aggiunto, l’applicazione è prevista solo se il venditore è una società di costruzioni.
Come si calcola l’IVA sulle case prefabbricate?
L’IVA sulle case prefabbricate prevede un’aliquota agevolata del 4% se si tratta di prima casa, oppure del 10% negli altri casi. L’imposta è applicabile solo quando la vendita è effettuata da una ditta di costruzioni, mentre nel caso di semplice intermediazione può essere prevista l’esenzione totale.
Le case prefabbricate sono a tutti gli effetti beni immobili e compariranno regolarmente nelle visure catastali. Anche gli allacci alle utenze saranno trattati con le procedure tradizionali.
A tal riguardo, l’installazione degli appartamenti a moduli deve essere eseguita esclusivamente da personale specializzato, pena la non ammissione dell’agevolazione.
Il caso della ditta costruttrice
Un recente caso risolto il 5 dicembre ha permesso all’Agenzia delle Entrate di chiarire che l’IVA va distinta tra aliquota “agevolata” e aliquota “22%”, a seconda dello stato in cui l’immobile viene venduto.
Secondo il Fisco, una prefabbricata che dev’essere ancora montata, e quindi venduta a moduli, deve scontare l’IVA al 22%. L’aliquota agevolata si applica esclusivamente quando la casa risulta pronta per essere abitata.
Esistono inoltre altri requisiti da rispettare: l’acquirente deve essere una persona fisica, mentre il venditore una società edilizia (sono ammesse anche imprese OSS e aziende appartenenti ad altri Stati membri dell’Unione Europea).
È inoltre necessario che la casa prefabbricata sia in stato “finito”, cioè completamente completata nei moduli e dotata degli allacci a tutti gli impianti: elettrico, idrico e del gas.
Se l’amministrazione fiscale dovesse rilevare irregolarità, potrà applicare una sanzione pari al 30%.
