Il figlioccio e l’amico d’infanzia della star americana Jam Master Jay sono stati condannati per il suo omicidio avvenuto a New York, più di vent’anni fa. Secondo quanto ricostruito nel corso del processo, Karl Jordan Jr, 40 anni, e Ronald Washington, 59 anni, hanno preso di mira il musicista nel suo studio di registrazione dopo essere stati tagliati fuori da un traffico di droga. Jason Mizell aveva 37 anni quando venne colpito alla testa nel Queens il 30 ottobre 2002. Ora i due, accusati di averlo freddato, rischiano da vent’anni fino all’ergastolo.
Mizell è stato membro fondatore dei Run-DMC, noto gruppo hip-hop noto per brani conosciutissimi negli anni ’80 come It’s Tricky e It’s Like That. I pubblici ministeri hanno spiegato che Jordan e Washington pensavano che avrebbero preso parte a un traffico di droga del valore di quasi $ 200.000 e una volta tagliati fuori hanno deciso di uccidere il musicista. L’omicidio è rimasto irrisolto per anni prima che la coppia fosse accusata nel 2020, come sottolinea la BBC. Un altro uomo, Jay Bryant, dovrà affrontare un processo separato nel 2026: è accusato di essere entrato nello studio di Mizell dalla porta principale e di aver fatto entrare Jordan e Washington attraverso un’uscita antincendio chiusa a chiave.
Morte Jam Master Jay: il musicista dei Run-DMC ucciso con un colpo alla testa
Ronald Washington, amico d’infanzia di Jay, e Karl Jordan Jr., figlioccio del musicista, sono stati condannati per omicidio in quanto coinvolti nel traffico di stupefacenti e nell’omicidio legato alle armi da fuoco. Una rissa è quasi scoppiata in aula dopo l’annuncio del verdetto. “Avete appena ucciso delle persone innocenti. Portatemi fuori di qui” ha urlato Washington alzandosi di scatto dal suo posto. Jordan, rivolgendosi ai suoi sostenitori, ha affermato: “Vi amo tutti”. Carlis Thompson, cugino di Jay, si è detto felice del verdetto fuori dal tribunale, dispiacendosi del fatto che molti membri della famiglia non siano vissuti abbastanza da vedere questo giorno.
Il musicista dei Run-DMC è stato ucciso con un colpo diretto alla testa. Stando alle parole dei Pubblici Ministeri, l’artista avrebbe acquistato 10 kg di cocaina che Jordan, Washington e altri intendevano vendere a Baltimora. L’affare, però, non è andato a buon fine, togliendo la possibilità di guadagno ai due oggi accusati di omicidio. Per le autorità giudiziarie l’esecuzione è stata dettata da “avidità e vendetta”. Jordan è accusato anche di spaccio e di utilizzo di armi da fuoco in relazione al traffico di droga.