Jasmine Trinca e il rapporto con i genitori: “Ho perso mio padre da piccolissima…”
Nel variegato mondo della recitazione, tra piccolo e grande schermo, spicca senza dubbio la carriera sempre più luminosa di Jasmine Trinca. L’attrice ha emozionato nei panni dei personaggi più disparati e il valore delle sue performance è testimoniato dai numerosi riconoscimenti di prestigio ricevuti nel corso del tempo. Ben due David di Donatello, 2 Globi d’Oro e da menzionare anche 4 Nastri d’Argento.
La rilevanza dei personaggi che dominano il mondo dello spettacolo implica chiaramente un ‘focus’ sulla vita privata. Di Jasmine Trinca non sono molte le informazioni reperibili essendo una persona molto attenta alla propria privacy a dispetto della notorietà. Nota però è la triste storia di suo padre, passato a miglior vita quando lei era ancora giovanissima: “Ho perso mio padre da piccolissima, persino per me stessa è un ricordo più che sbiadito, una sorta di fantasma”, ha raccontato l’attrice in un’intervista per Vanity Fair.
Jasmine Trinca e l’omaggio alla madre: “Con il film ‘Marcel’ ho voluto ringraziarla…”
“Ho una vita segnata dalla perdita e per tanto tempo sono stata convinta di non potermi permettere di diventare davvero chi desideravo essere”, prosegue così il racconto di Jasmine Trinca – sempre per Vanity Fair – a proposito del peso di aver perso prima suo padre, e anni dopo sua madre. I genitori hanno un ruolo nevralgico nella vita di ognuno di noi e – come spiegato dall’attrice – le perdite hanno quasi condizionato i suoi stessi sogni.
A proposito di sua madre, Jasmine Trinca ha invece raccontato: “Con lei sono stata una ragazza in gamba e a mia figlia è rimasta l’impressione di una donna forte e profonda… Ho avuto una madre molto più libera di me adesso; avanguardista, pioniera, non una madre devota alla figliolanza”. Toccanti le parole dell’attrice nel ricordare sua madre; il suo è un ricordo orgoglioso, maturo e certamente malinconico. Parlando del film “Marcel” vissuto nel ruolo di regista – sempre nell’intervista rilasciata per Vanity Fair – Jasmine Trinca ha spiegato: “Mia madre mi ha trasmesso molto il femminile, con il poco che avevamo sono arrivata qua a Cannes e questo film è il tentativo anche di fare pace con lei e ringraziarla”.