“Ho rischiato di perdermi, devo tutto a Mara Venier”. Jerry Calà tra divorzio, crisi e un anello lanciato dalla finestra in piena estate.
Jerry Calà ha raccontato la sua estate – e non solo – al Corriere della Sera, riflettendo come oggi sia cambiato il modo di vivere questi mesi di vacanza. Nonostante qualche trasformazione rispetto all’epoca dei suoi film, svela di ritrovare somiglianze con il passato, ad esempio nei figli di papà che ancora girano in Suv per tutta la Sardegna. Ma a parte i vecchi tempi, Jerry Calà ha espresso parole di grandissima stima nei confronti di Mara Venier, con il quale è stato sposato per pochissimo tempo.
“Ho rischiato di sbandare. Ma devo tutto a una persona che mi ha tenuto con i piedi per terra: Mara Venier“, ha detto, ridimensionando il racconto della conduttrice sul tradimento: “Lei esagera sempre un po’, diciamo che io e l’altra stavamo parlando fitti fitti, quando ci ha sorpreso”. Jerry Calà racconta che oggi lui e Mara hanno conservato un bellissimo rapporto, o meglio, “trasformato il divorzio in un’amicizia“, come spiega lui al Corriere, ammettendo che mai smetterà di ringraziarla per essergli stata sempre accanto. Il noto attore, però, svela anche qualche retroscena choc sulla sua vita, andiamo a scoprire cos’ha confessato.

Jerry Calà e l’incontro con una donna svizzera: “Buttai l’anello dalla finestra ma…”
Jerry Calà racconta di uno strano episodio avvenuto quando aveva solo vent’anni. Ecco cos’ha spiegato al Corriere della Sera: “A Cesenatico. Conobbi una signora svizzera bellissima, che però di anni ne aveva quaranta, nacque l’amore ma non poteva durare“. Ma non è finita qui: “Dopo l’estate si presentò a casa mia a Milano con un anello, andai in crisi. Riuscii a troncare, lei se ne andò”. Alla fine, Jerry Calà ha raccontato di essersi fatto prendere dal panico: “Dopo dieci minuti buttai l’anello dalla finestra ma feci male i calcoli e l’anello piovve su di lei che era rimasta lì. Appollaiati alle finestre c’erano gli altri dei Gatti di Vicolo Miracoli che sogghignavano. Mi sarei sotterrato.“
