Krzysztof Zanussi pronto a fare conoscere al grande pubblico la sua ultima fatica. Intervenuto ai microfoni di Avvenire, il regista 83enne ha rivelato di aver terminato le ripresa di un film che parla della matematica e di Dio. L’uscita in sala è prevista in autunno, ma la speranza del cineasta è di presentarlo in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia.
Il titolo del film è “Il numero perfetto” ed è una co-produzione Italia, Israele e Polonia. Krzysztof Zanussi ha spiegato che il lungometraggio affronta la tematica del rapporto fra scienza e mistero: “Cerco di accentuare la necessità del Mistero e fare questa distinzione fra le cose che sono enigmatiche e che sono spiegabili, e il Mistero che non sarà mai spiegato”.
Krzysztof Zanussi tra scienza e mistero
Nel corso del suo dialogo con il giornale, Krzysztof Zanussi ha spiegato che arriviamo da due secoli dove il cervello ha completamente sostituito il cuore: “Ma i due elementi sono collegati: no si può essere solo cerebrali o solo emotivi. Insieme si costituisce l’essere umano”. Secondo il regista, i giovani sono arrivati a un certo punto di saturazione dei beni materiali e c’è più apertura verso altri valori spirituali e una dimensione più approfondita dell’esistenza. Krzysztof Zanussi ha poi ricordato che i rischi del capitalismo e della globalizzazione li aveva denunciati già Giovanni Paolo II: “La tradizione giudaico-cristiana cerca di accentuare la dimensione spirituale, la tradizione marxista e materialista riduce l’uomo alla dimensione materiale ed economica”.
Krzysztof Zanussi sulla crisi in Ucraina
Krzysztof Zanussi si è poi soffermato sulla crisi in Ucraina e sullo scontro tra due mondi opposti: da una parte una visione dell’uomo libero, dall’altra una visione dell’uomo che è ridotto alla dimensione solamente politica. “C’è una tradizione occidentale concentrata sulla dimensione dell’uomo e per contro un aspetto piuttosto asiatico dell’uomo ridotto a numero all’interno di una massa”, le parole del regista. Nonostante il materialismo dilagante, c’è un grande potenziale dell’amore, secondo Krzysztof Zanussi, come testimoniato dalla grande generosità dimostrata dalla sua Polonia nell’accoglienza dei rifugiati. Queste, invece, le sue riflessioni sulla guerra tra Mosca e Kiev: “Qui la soluzione purtroppo non sarà mai diplomatica: il conflitto è senza equivoco tra indipendenza e libertà e oppressione”.