La musica cristiana contemporanea sta spopolando in radio negli Stati Uniti. Ne ha parlato stamane il quotidiano La Verità, sottolineando come numerose emittenti americane locali stiano diffondendo questo nuovo sound, “canzoni mai troppo lente o troppo veloci – scrive il giornale – dal ritornello facile, suoni brillanti di chitarra, accompagnati da testi in totale controtendenza con le storie urbane del rap”, che citano Gesù e che parlano di nuova vita e salvezza.
Si tratta del marchio di fabbrica della EMF, Educational Media Foundation, società senza scopo di lucro «con la missione di avvicinare le persone a Cristo». Nata nel 1982 in California, oggi possiede e gestisce le due più grandi reti radiofoniche americane di musica cristiana con più di 1.000 segnali e trasmissioni in tutti i 50 stati via streaming, ma anche podcast, libri, film, eventi e concerti.
LA MUSICA CRISTIANA CONTEMPORANEA SPOPOLA NEGLI USA: SNOBBATA: “SNOBBATA E DERISA…”
“È uno dei tanti volti del boom della Contemporary Christian Music, snobbata e derisa dai critici dei media tradizionali, ma estremamente popolare e diffusa in strati sempre più ampi della società americana”, sottolinea La Verità, che fa anche notare come si tratti quasi di una rivincita e la rivalsa della classe media americana degli anni 50 e 60, “letteralmente terrorizzata riguardo alla tenuta dei valori cristiani dinanzi all’impetuosa avanzata dell’onda rock and roll di Elvis Presley”.
Alla base della EMF, una proposta di musica differente e basta leggere cosa c’è scritto sul sito ufficiale per capirlo: «Ogni giorno di San Valentino ci viene ricordato l’affetto supremo che proviene dal nostro Padre celeste. Il Suo amore per noi è senza misura. Ed è il Suo amore impareggiabile che ci permette di amare gli altri. Se mai doveste dubitare di ciò che Egli prova per voi, ci sono molte canzoni che cambieranno rapidamente la vostra prospettiva».
LA MUSICA CRISTIANA CONTEMPORANEA SPOPOLA NEGLI USA: SNOBBATA: “SNOBBATA E DERISA…”
Fra le canzoni e gli artisti consigliati troviamo Anne Wilson e la sua Strong, ma anche Lauren Daigle, classe 1991, vincitrice di due Grammy, sei Billboard music awards e quattro American music awards. Il pioniere è stato però Ami Grant da Nashville, che alla fine degli anni ’70 è riuscito a vendere milioni di copie con My Father’s Eyes e Age to Age. “Non si tratta solo di canzonette, ma di un diverso approccio culturale e di un differente sistema di valori che silenziosamente, senza troppi clamori mediatici, sta attraversando e cambiando gli Stati Uniti”, commenta La Verità.
Secondo la storica Leah Pay, le star della musica cristiana contemporanea, bollate come kitsh e fuori dal tempo, sono in realtà l’espressione autentica di un’onda politica conservatrice ben radicata e con un’identità fortissima, quindi un “allineamento tra la musica e il nuovo sentire della società americana”. Le origini di questa onda sonora? Il Woodstock cristiano di 50 anni fa, evento che venne ignorato dai giornali del tempo; il riferimento è a Explo 72, raduno organizzato dal Jesus Movement, il cui obiettivo era di risvegliare i valori cristiani nella coscienza collettiva.