La Russa: “FdI ha chiuso con il fascismo”/ “Ma nessuno indaga su Sinistra antisemita”

- Carmine Massimo Balsamo

Ignazio La Russa a La Verità sul Centrodestra: "Di fronte a un attacco senza precedenti, i leader sono tornati uniti, solidali l’uno con l’altro"

santanchè meloni Manifestazione Centrodestra nel 2017: Daniela Santanché, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Ignazio La Russa (LaPresse)

Fratelli d’Italia ha chiuso con il fascismo al tempo di Almirante: netto Ignazio La Russa ai microfoni de La Verità. Il senatore è tornato sull’inchiesta di Fanpage sul partito guidato da Giorgia Meloni, a suo avviso la sinistra deve riempire un vuoto e dunque sono rimasti senza una tesi politica da sostenere: «Non hanno più valori né battaglie da combattere, così agitano lo spettro del fascismo».

«Non deve più succedere» che alcuni esponenti di FdI si definiscano camerati, ha aggiunto Ignazio La Russa, ribadendo al contempo che chi accosta il partito al fascismo si ricopre di ridicolo: «Tutte queste posizioni sono molto più chiare da parte nostra che da parte della sinistra: andate a guardare come certe frange di quel mondo giudicano l’ebraismo. Quando mandano lì un microfono nascosto? E quando andranno a ricercare gli adoratori di Stalin e di Tito nella sinistra? E potrei continuare…».

IGNAZIO LA RUSSA: “CENTRODESTRA È TORNATO UNITO”

Soffermandosi sul Centrodestra, Ignazio La Russa non ha negato momenti di tensione nella coalizione, ma ora la situazione è più distesa: «Di fronte a un attacco senza precedenti, i leader sono tornati uniti, solidali l’uno con l’altro». Sui risultati non eccelsi alle comunali, l’ex ministro ha sottolineato che la scelta dei candidati non è stata improvvisata ma tardiva, considerando che gli aspiranti primi cittadini non hanno avuto il tempo necessario. E ancora: «È stato un errore scegliere a priori il profilo dei candidati: si sceglie chi dà maggiori garanzie, che sia un civico o un politico». Ignazio La Russa ha poi voluto spezzare una lancia in favore di Virginia Raggi: «Non per quello che ha fatto, su cui mantengo le mie riserve, ma come persona e come combattente: è l’unica candidata grillina a essersi difesa, nonostante gli attacchi del Pd e di una buona parte dei suoi. È stata brava, a Milano il Movimento 5 Stelle non ha preso neanche un consigliere».





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