“La vita è bella” è un film scritto e diretto da Roberto Benigni, nonché interpretato dal grande artista fiorentino, che con questo capolavoro cinematografico ha ottenuto uno straordinario successo, arrivando a vincere tre premi Oscar come miglior film straniero, miglior attore protagonista e migliore colonna sonora, ottenendo sette candidature. Il film ha ottenuto inoltre 9 David di Donatello e tantissimi altri riconoscimenti prestigiosi: ma quella di “La vita è bella” è una storia vera oppure no? Il film non è basato su una storia reale, o almeno, quella del protagonista non lo è. Non è esistito infatti un Guido Orefice, ebreo italiano deportato in un lager nazista con suo figlio. Nonostante ciò, come è facile intuire, la storia di fondo è reale.
Roberto Benigni, infatti, nel film ripercorre dei tratti salienti della storia, seppur visti sotto una luce differente. Il protagonista, Guido, è infatti un uomo sorridente e gioioso nonostante la difficilissima situazione che si trova ad affrontare. Così, nonostante la Seconda guerra mondiale imperversi e lui si trova a dover fare i conti con la deportazione in un lager nazista, con le camere a gas, con le fucilazioni e tutte altre terribili situazioni, non perde mai la voglia di sorridere ma soprattutto di difendere il figlio, deportato insieme a lui.
“La vita è bella” è una storia vera? Da dove arriva l’ispirazione
Possiamo dunque affermare che quella di “La vita è bella” non è una storia vera perché non è esistito Guido Orefice, così come la sua famiglia: è però vera, purtroppo, la storia di base, l’ambientazione e tutto ciò che ruota intorno a quel periodo storico terribile. Sappiamo comunque che, pur non essendo una storia vera, sembrerebbe che Roberto Benigni nello scriverla abbia preso spunto dalla storia di un uomo esistito veramente, Schlomo Venezia, sopravvissuto al campo di Auschwitz-Birkenau.