La filiera formativa tecnologico-professionale è stata punta a far incontrare le esigenze dei giovani e quelle delle imprese. Un’operazione complessa
Una novità nel campo complesso della formazione professionale è costituita dalla filiera formativa tecnologico-professionale, istituita dall’anno scolastico e formativo 2024/2025 con l’obiettivo di contribuire a rispondere alle esigenze educative, culturali e professionali delle giovani generazioni e alle esigenze del settore produttivo nazionale secondo gli obiettivi del Piano nazionale “Industria 4.0”.
Costituita da specifici percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione, appositamente attivati, che si aggiungono ai percorsi formativi degli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy), percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) e percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) è una operazione complessa.
Innanzi tutto teniamo conto che la disciplina di dettaglio sulla filiera tecnologico-professionale è stata emanata da un apposito decreto a metà dicembre 2024 per l’attivazione dei percorsi sperimentali per l’anno scolastico e formativo 2025/2026, che risultano dalle 394 scuole autorizzate, e che esiste un Comitato di monitoraggio che ne deve relazionare puntualmente i processi per garantire la correttezza degli specifici percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione, appositamente attivati dalle singole scuole, oltreché dai percorsi formativi degli istituti tecnologici superiori (ITS Academy), dai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) e dai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS).
Questa rete e le progettualità sono anche ricondotte ad accordi regionali ed interregionali, denominati “Patti Educativi 4.0” che hanno la specifica finalità di integrare e condividere risorse professionali, logistiche e strumentali di cui dispongono istituti tecnici e professionali, imprese, enti di formazione accreditati dalle Regioni, gli ITS Academy, le università e i centri di ricerca facenti riferimento anche a filiere tecnologico professionali differenti.
Un percorso istituzionale e associativo complesso per arrivare a realizzare l’ impegno ad implementare e potenziare relazioni stabili con aziende e realtà produttive del territorio tramite uno o più accordi di partenariato volti a definire le modalità di coprogettazione dell’offerta formativa, di attuazione dei PCTO e di stipula dei contratti di apprendistato di primo e terzo livello.
In buona sostanza negli ultimi anni, anche e soprattutto su impulso del piano Next generation EU adottato dall’Unione europea dopo la pandemia da Covid-19, la costante deve essere data dal perseguire l’obiettivo generale di aumentare il livello di coerenza tra i sistemi di istruzione e formazione e il sistema produttivo, attraverso la promozione di politiche in grado di incidere sul ruolo e sull’appetibilità delle filiere formative professionalizzanti, destinate a utenti (giovani e meno giovani) in cerca di una nuova o migliore occupazione per realizzare una filiera formativa fortemente connessa al fabbisogno di competenze tecniche proveniente dal sistema produttivo del Paese.
Da un altro lato l’obiettivo è di definire un sistema integrato che metta in relazione le diverse tipologie di sistemi formativi esistenti con, il sistema dell’istruzione tecnica e professionale, sia di livello secondario che post-secondario, vede, da una parte, la partecipazione di diverse categorie di soggetti e istituzioni e, dall’altra, l’intersecarsi di competenze afferenti a diversi livelli di governo.
Vero è che dobbiamo occuparci soprattutto dei giovani e che la loro transizione al mondo del lavoro rappresenta un tema centrale su cui tradizionalmente si registrano criticità di rilievo – quali la disoccupazione giovanile e femminile e il mismatch tra domanda e offerta di lavoro – e su cui si innestano le nuove sfide che caratterizzano l’attuale contesto economico e sociale che soffre anche di un inverno demografico che acuisce la questione.
La legge e i suoi allegati, particolarmente complessa ,- Gazzetta Ufficiale del 22 agosto 2024 (con entrata in vigore il 6 settembre 2024) è stata pubblicata la legge 8 agosto 2024, n. 121, recante “Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale”prevede la conoscenza soprattutto della legislazione che finanzia i vari progetti incardinati sui programmi.
A cominciare dal programma nazionale GOL (garanzia occupabilità lavoratori) rientrante tra le azioni di politica del lavoro previste dal Pnnr ( pilastro 4 missione 5coesione-inclusione componente 1politiche del lavoro) adottato nel 2021, il programma dei servizi per l’impiego e di politica attiva del lavoro, il Piano nazionale nuove competenze, volto sia a fissare standard di formazione per disoccupati registrati nei centri per l’impiego sia il sistema dell’istruzione e della formazione.
E non di meno importante per l’attivazione nel mondo del lavoro di persone a rischio di esclusione sociale a supporto vi è il SFL (supporto per la formazione lavoro (art 12 dl 48/ 2023 convertito dalla legge 85/ 2023 e i relativi decreti attuativi. Dunque collegare, conoscere, applicare la norma è una occasione da supporto alla filiera che dobbiamo essere impegnati a sviluppare.
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