Il documento per un’Agenda Possibile elaborato dai dieci saggi, nominati a marzo dal Presidente Naplitano, illustrava come fosse necessario, al di là di interventi organici nel settore dell’assistenza, intervenire con urgenza per rifinanziare, entro il mese di giugno, il meccanismo degli ammortizzatori sociali in deroga per il secondo semestre del 2013. Si stimava, infatti, che ammontasse a circa un miliardo di euro, da valutare in funzione dell’evoluzione della situazione economica, la cifra per coprire l’emergenza. Lo stesso documento sottolineava, inoltre, come dovesse essere affrontata la grave questione dei cosiddetti “esodati”, uno dei pasticci della Riforma Fornero, individuando con precisione la platea interessata dal fenomeno e definendo gli eventuali interventi normativi più opportuni per correggere la situazione “in corsa”.
I saggi, infatti, si pongono nell’Agenda Possibile la questione di come evitare il ripetersi in futuro di tale fenomeno e, allo stesso tempo, di come poter avviare iniziative concrete per favorire l’attività dei lavoratori coinvolti in un’ottica di solidarietà intergenerazionale. Nella stessa direzione si muovono Cgil, Cisl e Uil che, nella loro posizione congiunta dei giorni scorsi, indicano come provvedimenti urgenti e indispensabili per aprire una nuova fase politica, economica e sociale, quelli relativi al rifinanziamento della Cig in deroga e il completamento dell’effettiva salvaguardia degli “esodati”.
In questo quadro anche il premier Enrico Letta ha sottolineato nel suo disorso programmatico alla Camera come il lavoro sarà la prima priorità del suo governo. Senza crescita, infatti, sottolinea il primo ministro pisano, anche gli interventi di urgenza quali il rifinanziamento delle Casse integrazioni in deroga, il superamento del precariato nella Pubblica amministrazione, nonchè le misure a tutela dei cosiddetti “esodati”, sarebbero insufficienti.
Il presidente del consiglio ha segnalato, infatti, in quella sede, come, con la questione dei lavoratori esodati, la comunità nazionale avesse rotto un patto tra le generazioni e che la soluzione strutturale di questo tema dovesse rappresentare un impegno prioritario del nuovo Governo.
In questi giorni sono stati nominati i sottosegretari e i vice ministri e, nelle scorse ore, il Parlamento ha eletto i presidenti delle diverse commissioni parlamentari. Dopo oltre due mesi, quindi, il Paese ha, finalmente, un Governo e un Parlamento pienamente operativi. È il tempo, perciò, che le analisi, le dichiarazioni e le parole si trasformino in fatti concreti, e che si dipani pienamente l’azione di Governo per rilanciare l’economia e il lavoro, anche mettendo mano ad alcune pesanti eredità, come quella tristemente nota degli “esodati”, che l’esecutivo dei tecnici e di Super Mario ha lasciato al Paese.
In collaborazione con www.amicimarcobiagi.com