Nuovi casi di coronavirus nella Regione Lazio: sono 17, di cui 10 di importazione. A rendere noti i dati è l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, che ha voluto lanciare anche un allarme. «Rivolgo un appello all’uso della mascherina o si dovrà richiudere – riporta Sky Tg24 –. Non possiamo tornare indietro e disperdere gli sforzi fatti fin qui. Dobbiamo usare la mascherina o rischiamo nuovi casi come in Catalogna». Per quanto riguarda i casi di importazione, 6 casi sono di nazionalità del Bangladesh, un caso dall’Iraq, 2 dal Pakistan e uno dall’India. Le sei persone di nazionalità bengalese sono state individuate grazie ai tamponi effettuati sulla comunità romana del Bangladesh, mentre una delle due persone provenienti dal Pakistan era ricoverata all’ospedale Lazzaro Spallanzani. Per tutte le persone arrivate con voli di rientro dall’estero è stato attivato il contact tracing internazionale.
LAZIO, ALLARME COVID: PROSEGUONO CONTROLLI
L’obiettivo ora nella Regione Lazio è risalire alla lista dei contatti e limitare la diffusione del contagio del coronavirus. Rieti, che per giorni è stata Covid free, ora ha un caso di coronavirus. La situazione resta dunque sotto controllo. E una mano in tal senso provano a darla anche gli agenti della polizia locale di Roma, che hanno dovuto procedere la scorsa notte alla chiusura delle principali piazze della movida, in particolare a Trastevere, San Lorenzo e Rione Monti per contrastare gli assembramenti e i comportamenti scorretti che impediscono l’osservanza delle disposizioni imposte per il contenimento del contagio di coronavirus. Alla Scalea del Tamburino, nel cuore di Trastevere, ad esempio, i presidi dei vigili sono proseguiti fino all’alba per limitare la formazione di affollamenti e impedire condotte illecite. Ma, come ribadito dall’assessore regionale Alessio D’Amato, è fondamentale il rispetto delle regole per scongiurare il rischio chiusura.