Le storie delle donne nelle discipline Stem, l'analisi di questo potenziale inespresso e di come il divario di genere sia una zavorra per l'Italia

LE DONNE NELLE DISCIPLINE STEM, IL POTENZIALE DA SFRUTTARE

Nel giorno dedicato alle donne e alle loro battaglie Google lancia un doodle dedicato a quelle nelle discipline STEM, perché il divario di genere è una dura realtà in Italia anche in questo ambito. Ma è importante che sempre più donne accedano a questi percorsi di laurea, avvicinandole alle professioni del futuro. I numeri parlano chiaro: ad esempio, ci sono i dati dello studio realizzato dall’Osservatorio delle Competenze Digitali, che ci mostrano come nel nostro Paese circa la metà delle aziende è in difficoltà nell’individuare questi profili, nonostante un grande fabbisogno.



Come evidenziato a Focus Scuola da Gianna Martinengo, imprenditrice e divulgatrice, nonché presidente di Women&Tech ETS, bisogna investire nelle innovazioni, ma anche finanziare in maniera adeguata le attività extracurriculari per consentire ai ragazzi di fare esperienze a scuola, e in particolare alle studentesse di avvicinarsi a queste materie. Alla base di questo problema c’è anche un orientamento al lavoro che è molto tradizionale e rivolto alle professioni del passato, quindi l’orientamento è sicuramente importante, ma serve anche un cambiamento culturale non solo a livello educativo, bensì pure politico. (agg. di Silvana Palazzo)



LE DONNE NELLE DISCIPLINE STEM, LA STORIA DI AMALIA ERCOLI FINZI

A proposito di donne nelle discipline Stem non si può non menzionare Amalia Ercoli Finzi, quella che è la prima donna d’Italia laureata appunto in una delle materie Stem, leggasi scienza, matematica, ingegneria o tecnologia. Amaila Ercoli Finzi nacque nel 1937 a Gallarate, in provincia di Varese, e il prossimo 20 aprile compirà quindi 89 anni. E’ una ingegnera ma anche filantropa ed è considerata una delle personalità più influenti per quanto riguarda la scienza e le tecnologie aerospaziali, essendo la stessa consulente dell’agenzia più importante al mondo, leggasi la Nasa, ma anche l’Esa, l’agenzia spaziale europea, nonché l’Asi.



La sua laurea, in ingegneria aeronautica, arrivò nel 1962 con i massimi voti, 110 e lode, presso il Politecnico di Milano, un vero e proprio evento per l’epoca che lasciò tutti a bocca aperta. Amalia Ercoli Finzi ci ritornerà presso il prestigioso ateneo meneghino, ma nelle vesti di docente di meccanica orbitale, altro unicum per l’epoca. E’ sempre stata appassionata del mondo scientifico fin da quando era bambina, ed avendo vissuto da giovane in prima persona la corsa allo spazio si è fatta letteralmente rapire dalla materia, iscrivendosi così ad ingegneria aeronautica: quando si parla di donne nelle discipline Stem Amalia Ercoli Finzi merita senza dubbio una menzione speciale. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LE DONNE NELLE DISCIPLINE STEM, SOLO 16,8% SI LAUREA IN QUESTO CAMPO: I NUMERI DELLA DISPARITÀ DI GENERE

Donne nelle discipline Stem, è questo il nome del Doodle di Google che oggi, 8 marzo 2025, viene dedicato appunto alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, o semplicemente alla festa della donna. Le donne nelle discipline Stem continuano ad essere in numero molto inferiore rispetto agli uomini, ma negli ultimi anni la situazione sembrerebbe in rivoluzione, grazie anche ad una serie di iniziative promosse dalle istituzioni, volte appunto a sensibilizzare sul tema.

Partiamo dal dire che, per chi non avesse mai sentito prima questo termine, con Stem si indicano le materie scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, quattro campi in cui gli uomini la fanno purtroppo da padrone, Secondo i dati Istat relativi al 2023 il 25 per cento dei giovani fra i 25 e i 34 anni, quindi uno su quattro, ha una laurea in questo calo ma se si guarda il numero di donne nelle discipline Stem la quota segna solo un misero 16,8 per cento (stabile rispetto al 2022), contro il 37 per cento degli uomini (in crescita rispetto all’anno precedente).

E’ evidente quindi il divario di genere e anche se si prendono in considerazione i numeri delle varie zone d’Italia la situazione non cambia: in media prevalgono gli uomini, soprattutto al Nord, con il 41,4%, mentre al Mezzogiorno si assesta sul 27,5%.

LE DONNE NELLE DISCIPLINE STEM, “L’EFFETTO MATILDA”

Perchè questi numeri fanno storcere il naso? Perche le donne nelle discipline Stem che hanno ottenuto la laurea hanno voti superiori in media ai colleghi uomini. Di media infatti ottengono 107,3 punti alla laurea contro i 106,4 degli uomini, oltre a concludere i corsi in numero maggiore, leggasi 50% contro 48. In questa giornata speciale dedicata alle donne è di fondamentale importanza ricordare il cosiddetto “effetto Matilda”, un termine coniato da Margaret Rossiter, storica della scienza, nel 1993, per indicare quanto il contributo e il peso delle donne nelle discipline Stem fosse sminuito.

Spesso e volentieri, soprattutto negli anni passati, i risultati ottenuti nel campo della matematica e della scienza da parte dell’universo femminile venivano snobbati, sminuiti oppure, attribuiti in qualche modo ai loro colleghi uomini, di conseguenza nelle varie ricerche scientifiche le citazioni riguardavano maggiormente medici, ricercatori e scienziati, e non ricercatrici, dottoresse e ingegnere.

LE DONNE NELLE DISCIPLINE STEM, I DATI DEL LAVORO

E la situazione non cambia se si prendono in considerazione i dati relativi al mondo del lavoro, dove le donne sono ancora oggi, nel 2025, vittime di stereotipi culturali quando mettono piede in determinati campi e in determinate discipline dell’area Stem. Basta guardare i numeri dell’occupazione per comprenderlo, visto che in settori come ad esempio l’informatica, ma anche l’architettura o l’ingegneria, i dati pendono in forte favore degli uomini, +9,3%.

Divario che purtroppo aumenta ulteriormente nelle popolazioni più povere, come sottolineato da una indagine recente di Save the Children. Le donne nelle discipline Stem sono quindi fondamentali, soprattutto nell’epoca in cui viviamo oggi, caratterizzata dalla transizione energetica, ed è per questo che bisogna cercare di ridurre sempre di più il gap con gli uomini, oggi, nella giornata dedicata alle donne, più che mai.