Quella che le donne vivono più a lungo degli uomini è una falsa credenza, come rivela un recente studio. La ricerca, pubblicata sulla rivista British Medical Journal Open, ha confutato una convinzione di lunga data ossia quella le donne sopravvivano agli uomini. Le cose non sarebbero così, specialmente se gli uomini sono sposati e laureati. Lo studio, condotto dalla Syddansk Universitet in Danimarca, ha lavorato sui dati statistici di 199 diverse popolazioni tra il 1751 e il 2020. I risultati dimostrano che è vero che l’aspettativa di vita maschile è generalmente inferiore a quella femminile e che i tassi di mortalità maschile sono generalmente più elevati a tutte le età, però c’è un fattore da non sottovalutare.
I maschi hanno una possibilità importante di sopravvivere alle femmine. Secondo i ricercatori, gli uomini hanno una probabilità tra il 25% e il 50% di vivere più delle donne. Le differenze nella sopravvivenza tra sessi, infatti, sono spesso identificate confrontando l’aspettativa di vita, che riassume la durata media della vita. Non vengono dunque equiparati gli anni vissuti, spiega il Corriere.
La spiegazione degli studiosi
Nei Paesi sviluppati, spiega la ricerca, la probabilità che i maschi sopravvivano alle femmine è diminuita fino agli anni ‘70. Questo avviene per vari fattori: principalmente il fumo e ad altre differenze comportamentali. C’è comunque una probabilità che i maschi vivano più a lungo delle femmine. Questa è più alta nei Paesi a reddito medio/basso e alcuni fattori hanno un ruolo chiave. Tra il 2015 e il 2019, spiega lo studio, la probabilità che i maschi sopravvivessero alle femmine è stata del 40% nell’intera popolazione degli Stati Uniti. Ci sono comunque dei fattori che aiutano. “I maschi che sono sposati o hanno un diploma universitario tendono a sopravvivere alle donne che non sono sposate o non hanno un diploma di scuola superiore” spiegano gli autori dello studio.
“Un’interpretazione cieca delle differenze di aspettativa di vita a volte può portare a una percezione distorta delle effettive disuguaglianze nella durata della vita” si legge nella ricerca. “Non tutte le femmine sopravvivono ai maschi, anche se la maggioranza lo fa. Ma la minoranza che non sopravvive non è poi piccola. Ad esempio, una differenza di sesso nell’aspettativa di vita alla nascita fino a 10 anni è associata a una probabilità fino al 40% superiore che i maschi sopravvivano alle femmine, indicando che il 40% dei maschi ha una vita più lunga di quella di una femmina” concludono gli studiosi.