Legnano, il sindaco Gianbattista Fratus ha ritirato le dimissioni dopo l’arresto per corruzione, turbativa d’asta e corruzione elettorale. Passo indietro del primo cittadino della Lega, che al momento si trova ai domiciliari e non potrà andare in consiglio comunale. Il Carroccio si schiera al suo fianco, ecco la nota del segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi: «Non sarebbe giusto, un passo indietro e attendere i tempi troppo lunghi della giustizia, neppure nei confronti dei cittadini di Legnano che con il loro voto hanno scelto Fratus come loro sindaco». Prosegue Grimoldi, come riporta Il Fatto Quotidiano: «Tutta la Lega, dai suoi vertici alla sua base, ha ripetutamente manifestato la sua totale fiducia e la sua stima immutata per il primo cittadino. Per questo oggi siamo tutti con lui, e non solo a parole, e non possiamo che sostenerlo senza se e senza ma in questa sua decisione di buon senso di ritirare le dimissioni da sindaco di Legnano. È la miglior decisione. Abbiamo piena fiducia nella giustizia, siamo certi che verrà fatta totale chiarezza sulla posizione di Fratus e che non resteranno ombre su di lui. Vai avanti Fratus, per la Lega, per Legnano».
LEGNANO, SINDACO FRATUS RITIRA DIMISSIONI: IRA M5S
Movimento 5 Stelle sul piede di guerra, ecco le parole del consigliere regionale Gregorio Mammì: «Giambattista Fratus, dopo l’arresto a seguito dell’indagine per corruzione e turbativa d’asta si era dimesso, avevamo pensato ad una presa di responsabilità e, invece, oggi ha ritirato le sue dimissioni da sindaco di Legnano. Sono senza parole su come la Lega permetta ai suoi di trattare le istituzioni pubbliche, senza alcun rispetto e dignità. Il comportamento di Fratus è assurdo e inaccettabile, si è autoassolto e continua a difendere la sua poltrona da primo cittadino pur non avendo più nessuna credibilità. Queste false dimissioni sono l’ennesimo schiaffo ai cittadini…», invocando il commissariamento del Comune. Duro anche il giudizio del Pd: «Il leghista #Fratus, dopo aver “truffato” le istituzioni giudiziarie, ritira le dimissioni temporanee e, pur agli arresti domiciliari, torna in carica come Sindaco. Per evitare che il ricorso al Tar venisse accolto ha presentato delle dimissioni fittizie che oggi ha prontamente ritirato. Un comportamento indegno e inqualificabile, l’epilogo peggiore per il segretario provinciale del Carroccio, già delegittimato dalla sua maggioranza e poi dalle accuse di corruzione da parte della magistratura. L’ennesimo tentativo di rimanere a galla da parte di Fratus: la scelta di restare incollato alla poltrona, usando ogni espediente possibile, lo qualifica per ciò che è. Un politico pavido e incapace di ammettere il suo fallimento istituzionale, per non deludere il suo capo. Non i cittadini di Legnano, ma Matteo Salvini», il commento su Facebook di Silvia Roggiani.