• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Cultura » Letture e Recensioni » LETTURE/ “L’urgenza della poesia”, l’agenda del cuore di Aglieco

  • Letture e Recensioni
  • Cultura

LETTURE/ “L’urgenza della poesia”, l’agenda del cuore di Aglieco

Corrado Bagnoli
Pubblicato 20 Agosto 2025
Ennio Morlotti, "Paesaggio a Imbersago (L'Adda)" (1975-84) (foto dal web)

Ennio Morlotti, "Paesaggio a Imbersago (L'Adda)" (1975-84) (foto dal web)

L'ultimo lavoro di Sebastiano Aglieco è "L'urgenza della poesia. 26 parole necessarie". La sfida (vinta) di una riscoperta non convenzionale

Ma davvero la poesia non interessa a nessuno? Osservando in questi giorni d’estate i cartelloni o le locandine affisse in giro per le città, più o meno turistiche, verrebbe invece da dire che mai come oggi si stia assistendo a un vero e proprio exploit della poesia.

Non solo festival, ma workshop, atelier, eventi multipli, poetry slam, serate a tema, premiazioni, reading notturni o aurorali sulle cime dei monti accompagnati da musiche, aperitivi letterari, eccetera.


MONTAGNA/ Dall'Argentera al Tricorno, le Alpi di Camanni: 30 cime e un "mondo" da salvare


Senza contare il mare magnum di iniziative social che promuovono letture, incontri, interviste. La poesia è reclamizzata come occasione di incontro, condivisione di esperienze, nutrimento culturale. La poesia viene proposta come antidoto alla solitudine, capace di farci entrare in contatto con gli altri, di rafforzare il nostro rapporto con loro.


LETTURE/ "Il Papa delle cose nuove", capire l'enigma-Prevost tra codici binari e Agostino


Tutto questo continua ad avere più il sapore di un’allegra passeggiata per il lungomare con annesso consumo di chiacchiere, che non un ritorno della poesia nelle vite degli uomini. Apparentemente la poesia sembrerebbe tornare a camminare per le strade del mondo, a respirare nelle piazze, lontana dalle asettiche mura di una biblioteca, dalle tristi scrivanie di studi o camerette, dalle grigie aule della scuola. Dove, peraltro, non gode proprio di un’ottima salute.

Tutt’al più viene frequentata, mica come un fine, ma come un mezzo per acquisire una qualche competenza argomentativa, comunicativa, critica. Ma, a scuola come in piazza, davvero non c’è niente di più urgente da imparare dalla poesia? Davvero possiamo solo pensarla come un evento più o meno scintillante a cui assistere, viverla come un teatrino in cui ci si arricchisca un po’ spiritualmente e culturalmente?


LETTURE/ Buber, Guardini e quella "password" che svela il senso della nostra vita


No, non possiamo. Tanto più che la poesia, come tutta la vera letteratura, si sottrae alla cultura. Lo dice bene Maurice Blanchot: “fare opera poetica non è fare opera di cultura, e lo scrittore non scrive per arricchire i tesori culturali”.

La cultura gratifica e consola, si fa paladina dei valori universali della vita. La poesia non ha a che fare con i valori. Ma con la vita stessa, con la molteplicità delle diverse esperienze degli uomini.

E ancora di più, come dice Roland Barthes di tutta la letteratura, “essa è la realtà, o per essere più precisi, essa è il bagliore del reale… Eticamente, è solo attraverso il linguaggio che la letteratura rimette incessantemente in discussione i concetti essenziali della nostra cultura. E lo scrittore è colui per il quale il linguaggio costituisce un problema, che ne sperimenta la profondità, non la strumentalità o la bellezza”.

Ecco di che cosa dovremmo sentire l’urgenza: di parole che sappiano rendere giustizia al bagliore della realtà, al suo continuo divenire, alla vita unica e concreta di ogni uomo.

Marc Chagall, “Il concerto” (1957, particolare)

La poesia non è uno spettacolo, la poesia vive la dimensione della ferita, non ha a che fare con il fascino, ma con il terribile e il glorioso della verità, sta con tutto il suo corpo nel corpo del mondo.

Di questo dobbiamo sentire l’urgenza: di una parola che viene custodita e difesa, di cui si riconosce la potenza, in quanto riverbero della realtà, e la fragilità estrema, in quanto sempre sconfitta nel suo tentativo di avvicinarsi al nome delle cose. È vivendo sulla sua pelle questa esperienza della poesia che Sebastiano Aglieco ha scritto L’urgenza della poesia. 26 parole necessarie (youcanprint, 2025).

Un piccolo libro che viene presentato dall’autore come un’agenda del cuore, un vademecum, una “guida a essere attraverso le parole della poesia”. L’assunto è chiaro e preciso, per chi come Aglieco insegna da quarant’anni nelle scuole elementari: ai giovani non frega nulla della poesia. E allora non servirebbe a nulla nemmeno un libro che presenta 26 testi di poeti diversissimi tra loro, accompagnati dal commento dell’autore. E a maggior ragione ciò non servirebbe se i giovani invece leggessero poesia. Come se ne esce?

Aglieco, alla fine della sua introduzione, confessa che il suo libro è scritto per chi non ha niente da perdere e per chi sta per perdere tutto. E spiega che attraverso questo libro vorrebbe dire ciò che non bisogna perdere, che cosa vale la pena di custodire per il futuro.

E che lui ha imparato non nella Poesia come categoria spirituale o valore astratto, ma nelle parole di alcuni poeti che hanno tentato di abbracciare la vita e la realtà fino in fondo. Parole che anche chi cresce o chi invecchia riconosce come fondamentali e necessarie.

I commenti di Aglieco sono lontanissimi da ciò che trionfa nei libri scolastici: come si può vincere la noia e l’indifferenza dello studente propinando batterie di esercizi di comprensione, suggerimenti di dibattiti in classe che contribuiscano a costruire la coscienza civile del giovane scolaro?

No, Aglieco sceglie i testi che lo hanno ferito, che gli hanno lasciato una traccia indelebile nello sguardo e nel cuore. E li propone con quella sensibilità a essere e a capire dei ragazzi. Che non hanno bisogno di una fruizione della Bellezza e della Cultura nel cui recinto si vuole relegare la poesia. Ma hanno bisogno di parole per fare i conti con sé stessi, per crescere, per interrogarsi.

E ogni testo scelto è la manifestazione non di una posizione culturale o ideologica, ma di un’esperienza viva del poeta. Che il commento di Aglieco rende ancora più viva e capace di entrare in contatto con l’esperienza di chi legge.

L’urgenza di cui parla Aglieco è la necessità che si torni a pensare che la poesia non è originariamente una questione tecnica, ma un modo attento di guardare.

La poesia nasce dalle cose dentro lo sguardo dell’uomo: ogni cosa particolare e luminosa o affranta nella sua individualità, eppure ognuna così segretamente e intimamente legata all’altra. La parola poetica dice le cose e la tragicità, le fratture, le inconsistenze di cui le cose sono fatte. Dice anche la distanza, insieme alla comunione.

Anzi, come dimostrano alcuni dei testi scelti da Aglieco, la sua coscienza più alta è sempre nella sconfitta: sa che non può definire. La poesia indica, abbraccia per un attimo e poi le cose si slegano ancora. La poesia, insomma, ha a che fare con la verità proprio in questa sua tensione alla ricerca di un senso.

Così il susseguirsi dei testi di questo piccolo libro si rivela essere come un incontro con dei maestri. Non del bello stile, non della retorica, non della moralità: maestri sono coloro che ci insegnano a guardare la realtà.

È in questa generazione dello sguardo che un poeta allora è maestro ed educa comunicando sé stesso. E in questo comunicarsi ci rivela il senso, la direzione, la traiettoria e il compito.

La poesia, quella vera e viva che ancora oggi viene scritta, se ne sta con i suoi occhi bene aperti. Guarda, illumina, accoglie, custodisce e poi offre la sua realtà a chi decide di guardare ancora. Niente spettacolo, nessuna piazza. Ma il corpo a corpo con la vita che ciascuno di noi vive ogni giorno.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Letture e Recensioni

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Letture e Recensioni

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net