IL RUOLO DELL’ITALIA NEL MEDITERRANEO E IN MEDIO ORIENTE SECONDO CENTEMERO
L’Italia deve consolidare la sua presenza nel Mediterraneo e nel Medio Oriente tramite progetti di inclusione e di imprenditoria sostenibile. A segnare la strada è Giulio Centemero, deputato della Lega e a capo della delegazione italiana all’Assemblea parlamentare del Mediterraneo (ApM), la cui organizzazione internazionale lo vede coinvolto in qualità di vicepresidente. Il leghista di lungo corso ne ha parlato commentando l’elezione di Joseph Aoun, nominato presidente del Libano.
Per il leghista si tratta di una “bellissima notizia” non solo per il Libano stesso. Inoltre, ha espresso l’auspicio affinché porti “rapidamente la pace e la stabilità in questa terra martoriata“. Ma Centemero ha commentato anche un’altra notizia che che ritiene “splendida“, arrivata da Beirut, dove c’è stata l’inaugurazione di uno dei 30 progetti che riguardano la capitale del Libano e che rientrano nel programma Work in Progress (WIP), un’iniziativa patrocinata dall’Ong Pro Terra Sancta, che da oltre due anni sceglie e supporta, anche economicamente, le start up dell’imprenditoria giovanile locale.
Il riferimento del deputato del Carroccio è all’inaugurazione del Caffè Agonista, emblema per di “competenza imprenditoriale, attenzione per il sociale e desiderio di creare una community capace di dare sostegno al futuro dell’economia libanese“.
IL PROGETTO DEL CAFFÈ AGONISTA
Il Caffè Agonista nasce dall’idea del fisioterapista Wassim El Hage, che si occupa di ragazzi disabili: il modello che ha sviluppato è inedito e non ha precedenti in Libano. Infatti, nel 2018 aprì questo bar dando lavoro ad alcuni ragazzi disabili. L’esperimento, come ricordato da Giulio Centemero, si è rivelato efficace, così ne è stato aperto un altro nel 2021 all’interno di un centro commerciale. I ragazzi coinvolti hanno poi chiesto l’apertura di un locale tutto loro, senza però avere la capacità di occuparsi degli aspetti economici di tale progetto.
Grazie al WIP sono diventati soci, poi però sono arrivate crisi e bombe. “Ora è arrivato il momento di ripartire“, ha dichiarato il leghista dopo l’inaugurazione del nuovo progetto, che per lui rappresenta “un piccolo grande segno di speranza per tutta la città“. Centemero ha citato anche Fabrizio Marcelli, ambasciatore italiano a Beirut, che ha preso parte all’evento.
Un altro esempio di “dimostrazione dei valori e del modello di inclusione e di imprenditoria sostenibile“, di cui l’Italia non solo è espressione, ma anche esportatrice. A tal proposito, Centemero ha concluso spiegando che “anche attraverso questi progetti che il nostro paese deve consolidare la sua presenza in tutto il Mediterraneo e in Medio Oriente“.