A LE IENE SERVIZIO SUL LIBANO
Un reportage sul Libano tra i servizi della nuova puntata de Le Iene: lo firma Luigi Pelazza, mostrando le condizioni di un Paese sconvolto dalla guerra e dove ci sono diverse vittime civili. Attraverso diverse immagini e grazie anche ad alcune testimonianze, l’inviato racconterà come la guerra sta segnando la popolazione e la speranza che la tregua attuale possa durare.
Ad esempio, dopo due anni ha un nuovo presidente: Joseph Aoun, che era comandante dell’esercito. L’auspicio è che questa nomina possa sbloccare la grave crisi che sta attraversando il Paese. Le sfide all’orizzonte sono tante, in primis deve consolidare la tregua con Israele, senza dimenticare la crisi economica da affrontare.
LE CRISI E LE SFIDE DEL LIBANO
Per quanto riguarda il primo aspetto, devono ritirarsi tutte le forze armate degli Hezbollah che si trovano a 30 chilometri dal confine con Israele, perché il controllo deve passare all’esercito libanese, finito in ombra per lo strapotere di Hezbollah. C’è poi il nodo delle interferenze straniere, con l’Iran che ha aperto a una collaborazione futura.
In passato ha influenzato le scelte politiche con le milizie sciite che hanno finanziato e sostenuto Hezbollah, ora ridimensionata dalla guerra. Ma serve soprattutto un governo con pieni poteri, visto che da due anni ce n’è uno a interim, poi bisognerà evitare che il Libano finisca nel baratro. Ad esempio, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha calcolato a settembre 7 miliardi di danni per la guerra, un peso economico insopportabile per la nazione, che è in default da quasi cinque anni ed è ingarbugliata in una delle più gravi crisi economiche degli ultimi cento anni.